Gastronomia, poesia e filosofia per un concorso innovativo che ricostruisce la cucina del territorio.

Tre primi classificati ex aequo al concorso gastronomico di "Martis in poesia", organizzato dall'Istituto Camillo Bellieni in collaborazione con l'Amministrazione comunale. Sono "Coccoi cun bagna", proposto dal personale della Comunità alloggio del paese, "Pirichitos de entu" di Gianluca Spezzigu e Giovanna Maria Pala, e quindi la "Picciriella", uno squisito sformato di zucchine preparato con cura dagli ospiti della stessa casa di riposo, guidati dalla simpaticissima zia Domenica, novantadue anni di esuberanza e allegria.

Le targhe e i riconoscimenti in denaro sono stati consegnati sul palco del Centro polivalente dalle mani del giornalista e scrittore Giovanni Fancello, presidente della giuria, accompagnato dalla presidente del Bellieni, Maria Doloretta Lai, e dagli altri membri della commissione tecnica formata da Michele Pinna, Tiziano Lasia, Daniela Masia Urgu e Lucia Sechi.

Giovanni Fancello spiega: "Attraverso la preparazione dei loro piatti, i concorrenti hanno ricostruito la cucina di un territorio che non ha molte tracce scritte. E il risultato è stato sorprendente, considerato che non si tratta di professionisti, ma sono stati raffinatissimi nell'esecuzione. Una manifestazione di questo tipo è importantissima perché iniziamo a scriverne le ricette in italiano e in sardo superando la situazione di una cucina orale che non si trasmette più".

Nel corso della serata Nino Pericu, Roberto Demontis e Michele Pinna hanno eseguito letture e performance coinvolgenti di versi poetici a tema, e sono stati presentati i libri "Durches" di Giovanni Fancello e "In coghina" di Lucia Sechi. È stato inoltre proiettato un video-reportage di Salvatore Taras sulle preparazioni realizzate il giorno precedente, passo dopo passo, sotto lo sguardo vigile dei giurati.

Il coinvolgimento della casa di riposo è stato di fondamentale importanza.
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