Quattro scienziate contro il nazismo
Nel libro di Olivia Campbell un’avvincente storia di resistenza, coraggio e genio al femminilePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Agli inizi degli anni Trenta del Novecento, la Germania rappresentava una grande fucina del pensiero scientifico più innovativo. Le università tedesche, infatti, forgiavano menti brillanti e producevano ricerche nei campi più innovativi della fisica, della chimica e della matematica. Nel giro di pochi mesi cambiò tutto o quasi. Con l’ascesa al potere dei nazisti, gli oppositori del regime e gli ebrei furono costretti a lasciare i loro prestigiosi ruoli accademici.
Questa discriminazione colpì anche molte scienziate: figure di spicco della ricerca come Hedwig Kohn, Lise Meitner, Hertha Sponer e Hildegard Stücklen si trovarono costrette a fuggire a causa delle loro origini ebraiche o delle loro posizioni antinaziste. Il loro doloroso cammino verso la libertà divenne una questione di vita o di morte, richiedendo sforzi straordinari e il supporto di amici e colleghi scienziati.
Il volume Le ragazze della scienza (Aboca edizioni, 2025, pp. 20, anche e-book), frutto di anni di meticoloso lavoro di documentazione da parte della giornalista statunitense Olivia Campbell, offre finalmente una voce a queste straordinarie donne. Vere e proprie pioniere, il cui intelletto brillava tanto quanto quello dei colleghi uomini, ma che dovettero lavorare il doppio per dimostrarlo. Lise Meitner riuscì a rifugiarsi in Svezia, dove scoprì la fissione nucleare, sebbene il riconoscimento del suo lavoro fosse attribuito solo a Otto Hahn. Le altre scienziate trovarono rifugio negli Stati Uniti, dove portarono un contributo significativo alla fisica nelle università americane. Hertha Sponer avanzò lo studio degli spettri di numerosi composti chimici; il brevetto di Hedwig Kohn migliorò l’illuminazione e il suo lavoro portò a un’interpretazione quantistica della dispersione ottica; Hildegard Stücklen esaminò l’effetto delle radiazioni cosmiche sui meteoriti.
Nonostante le avversità, ognuna di queste scienziate rivoluzionò il campo della fisica, ispirando altre giovani donne a seguire le loro orme. Lise Meitner, Hedwig Kohn, Hertha Sponer e Hildegard Stücklen contribuirono, infatti, a formare una intera generazione di fisiche, dimostrando che la sorellanza e la curiosità scientifica possono superare i confini e prosperare, anche di fronte alle difficoltà più grandi.