"Poetto & Poetto", una mostra sui casotti che hanno fatto la storia del lungomare cagliaritano
Una mostra, "Poetto & Poetto", dedicata ai casotti e gli stabilimenti balneari, protagonisti della vita del lungomare cagliaritano. E un'occasione per rimettere in luce e far conoscere una realtà che è autentico patrimonio culturale e della tradizione del capoluogo sardo.
In primo piano, nella rassegna ospitata da domani e fino al 5 novembre (ingresso libero) a Cagliari negli spazi del THotel, i progetti grafici e tridimensionali di architetti, designer e artisti, che reinterpretano l'essenza e il significato di questi luoghi in una testimonianza sociale, territoriale e dal grande spessore culturale.
LA STORIA - I casotti, in particolare, all'inizio del secolo scorso avevano un utilizzo stagionale, ed erano realizzati in legno per essere facilmente montati e smontati nel corso dell'estate. Alla fine degli anni '20 la struttura diventa sempre più accurata e nel tempo si definisce una forma-tipo che rimane invariata per circa settant'anni. Durante la seconda guerra mondiale i casotti vengono demoliti per riscaldare i soldati in attesa del nemico lungo la spiaggia. Nel dopoguerra, sul litorale viene risistemata una lunga schiera di costruzioni lignee su palafitte, per un'area di circa quattro chilometri, che nel tempo diventano più di 1400.
Con il perfezionamento costruttivo dei casotti, i cagliaritani vedono la loro spiaggia del Poetto vivibile anche in inverno, luogo ideale per pranzi al casotto, passeggiate, ma anche un posto di evasione e di fuga, persino dalla scuola. Negli anni '80 però il degrado ecologico dell'area segna la fine dei casotti e svanisce così quell'insolito paesaggio più volte paragonato ai metafisici bagni di De Chirico.
L'ESPOSIZIONE - Fra gli artisti in mostra Rosa Maria Rinalsi, Kazuto Takegami, Annarita Serra, Paola Carallo, Yasuko Sugiyama, Kazuyo Komoda, Anna Deplano, Peppa Zampini, Barbara Lodigiani, Rosanna Caucci, Makoto Codice Bianco, Renzo Cicchinelli, Patrizia Scarzella, Franca Deplano, Guido Daniele, Lucio Passerini, Narciso Bresciani, Renato Morganti e Michela Fancello.
In esposizione anche le fotografie di Mimmo Caruso, Mauro Rombi (collezione Fondazione Bartoli Felter), e quelle realizzate da Attilio Della Maria che, con occhio esperto, coglie la poesia e la carica estetica dei casotti nelle dune di sabbia bianchissima.
(Redazione Online/v.l.)