Il cartellone è immenso, l’idea affascinante: animare i luoghi dell’archeologica attraverso le trame dello spettacolo. In una sigla: NurArcheo. Il festival che da giovedì al 31 luglio terrà banco tra gli antichi siti di Baressa, Urzulei, Villagrande Strisaili e Villanovaforru. Anno numero diciassette per la creatura del Crogiuolo che questa stagione si fa forte di cinque nomi blasonati della scena nazionale: Carlo Cecchi, Iaia Forte, Marco Baliani, Lucilla Giagnoni, Alfonso Santagata. Oltre loro anche importanti compagnie nazionali e regionali, i giovani emergenti le residenze artistiche e laboratori. Ma vediamo insieme le prime date più significative.

Il nucleo principale sarà concentrato a Villanovaforru con due anteprime. Giovedì, alle 21.30, a Pinn’e Maiolu la compagnia Muta Imago presenta in prima regionale “Dopo il diluvio” con e di Claudia Sorace e Riccardo Fazi affiancati dal canto di Sara Bertolucci e dalle musiche originali di Lorenzo Tomio. Sabato, stesso luogo e ora, altra prima regionale: “Miss Mother” del Teatro del Loto, scritta da Emilia Agnesa, con Bianca Mastromonaco e Xhuliano Dole.

Martedì 15 il via ufficiale al festival al Museo archeologico di Villanovaforru: alle 19.30, andrà in scena “Amori da palcoscenico” con Stefano Ledda, Marta Proietti Orzella, Rossella Faa per il Teatro del Segno. Sempre il 15, alle 19.30, a Villagrande Strisaili, S’Arcu ’e is Forros, arriva “Un amore di suora” di Massimiliano Fois, con Elisabetta Dettori, che cura anche la regia, musiche di Quirico Solinas per il Teatro d’Inverno. Alle 20.30 si torna a Villanovaforru, al Museo Genna Maria, con la prima nazionale di “Canto la guerra e l’uomo” tratto dall’Eneide di e con Paolo Panaro per la Compagnia Diaghilev. La serata, ancora a Villanovaforru, alle 21.30, a Pinn'e Maiolu, la compagnia ravennate Fanny & Alexander porta in scena in prima regionale di “Se questo è Levi” regia di Luigi Noah De Angelis, drammaturgia di Chiara Lagani, con Andrea Argentieri.

Mercoledì 16, Baressa ospita alla Casa Museo, alle 21.30, Carlo Cecchi: il grande attore e regista legge Leopardi. Sempre il 16 a Villagrande Strisaili a S’Arcu ’e is Forros, alle 19.30, “Canto la guerra e Didone” tratto ancora dall’Eneide con Panaro in prima nazionale. A Urzulei, in piazza Fontana Vecchia, alle 21.15, “Paesaggi interrotti” con Luigi Usai, e gli artisti dell'Accademia del Tempo, concept e regia di Ornella D’Agostino di Carovana Smi.

Giovedì 17 a Baressa, alla Casa Museo, alle 20.30 arriva un’altra icona del palcoscenico: Iaia Forte in “Hanno tutti ragione” adattamento dal romanzo di Paolo Sorrentino, canzoni di P. Catalano e P. Di Capri eseguite da Fabrizio Romano. A seguire, la Casa Museo, alle 21.30, “La dama degli Argonauti” di e con Lorenza Zambon per il Teatro delle Ariette.

Venerdì 18 alle 20.30 a Villagrande Strisaili, a S’Arcu e is Forros, ecco approdare un’altra presenza di punta: Marco Baliani con la prima regionale del suo “Quando gli eroi erano tanti”, dedicato alle scritture di Roberto Calasso, regia di Maria Maglietta, una produzione Casa degli Alfieri. A seguire, alle 22, altra étoile del teatro italiano, Lucilla Giagnoni, che interpreta, in prima regionale, il suo “Casta Diva” dedicato a Maria Callas.

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