Poetto, i bagni non bastano: «Pochi e sporchi»
A Marina Piccola alcune toilette fuori uso da tempo, le docce interne in comune tra uomini e donnePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Niente carta igienica e sapone, toilette alla turca, pavimenti sconnessi, pozzanghere, bagni fuori uso, docce promiscue e pulizia non sempre impeccabile. Per i bagni del Poetto di Cagliari si può dare di più.
Le sette postazioni comunali, aperte dalle 7 alle 23, vanno da Marina Piccola allo stabilimento dell’Ottagono, e sono sistemate nei punti strategici dei circa quattro chilometri del lungomare. Non tutto può essere imputato a pecche dell’organizzazione comunale, qualcuno dopo averli utilizzati “dimentica” di tirare lo sciacquone, con effetti facilmente immaginabili. Situazioni non gradevoli che spingono i bagnanti a battere in ritirate nel mare del Golfo degli Angeli.
Eppure ci vorrebbe poco per imitare la grandi capitale europee che garantiscono pagamenti elettronici, sistemi autopulenti e un euro per l’accesso. Così come non sarebbe male cercare di realizzarne altri per soddisfare le esigenze dei bagnanti della “Spiaggia dei centomila”.
Nel lungomare del Poetto non mancano le discariche abusive all’ingresso del porticciolo, i mastelli dei rifiuti lungo le passerelle dei chioschi e le distese di erbacce attorno ai servizi igienici.
L’articolo completo di Andrea Artizzu su L’Unione Sarda oggi in edicola e sull’App Digital