Dicembre è iniziato e già si pensa al Natale alle porte, tra restrizioni anti-Covid e la tragedia che ha colpito Bitti (e scosso gli animi).

A Serdiana, è pronto il presepe della tradizione con paesaggi sardi e gli antichi mestieri rappresentati. In attesa del Santo Natale, sarà già possibile, a partire dal giorno dell'Immacolata (8 dicembre) visitare il presepe allestito nel teatro dell'oratorio nel piazzale della chiesa parrocchiale.

"Ogni anno lo organizzavo in casa con le porte aperte a tutti i visitatori", spiega Bruno Melis, realizzatore del presepe per passione come pure la sua attività di campanaro. "Quest'anno, causa restrizioni Covid (necessità di due vie d'uscita, aerazione dei locali, distanziamento) non l'ho potuto realizzare a casa". Grazie all'aiuto di Pierangelo Piga che si è occupato principalmente della parte tecnica, e alla disponibilità del parroco, don Mario Cugusi, l'importante installazione è stata allestita nel teatro. "Ci sono oltre duecento statue, e tutte le attività rappresentate (come il fabbro al lavoro, l'arrotino, il falegname, fornaio, pastori, solo per citarne alcune) sono automatizzate. Ogni personaggio è in movimento e sono riprodotti anche tutti i suoni di quel paesaggio compresa l'illuminazione e lo scorrere dell'acqua", continua Melis. "E' un presepe che ricalca la tradizione sarda nei mestieri riproposti ma anche nel paesaggio rappresentato - commenta don Mario Cugusi - un modo per tenere viva la nostra tradizione".

Il presepe sarà aperto tutti i giorni (con orario 9-13 e 15.30-19.30) nel rispetto delle prescrizioni previste dal DPCM.
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