L’ultimo saluto a Piero Angela, il ricordo commosso del figlio: “Mi ha insegnato a non avere paura della morte”
Camera ardente al Campidoglio, poi la cerimonia laicaÈ il giorno dei funerali di Piero Angela, morto tre giorni fa all’età di 93 anni.
Nella Sala della Protomoteca del Campidoglio, a Roma, è arrivato il feretro, accolto dall’assessore capitolino alla Cultura Miguel Gotor: la camera ardente è aperta dalle 11.30 alle 19.
Poi le esequie con cerimonia laica, come disposto dallo stesso divulgatore scientifico.
“Mio padre è riuscito sempre a unire pur mantenendo le sue opinioni. In questi giorni ci hanno sorpreso messaggi, articoli, pieni non dolore ma di amore, un sentimento che rimane e che si trasforma in valore. E i valori sono eterni”: così un commosso Alberto Angela ha ricordato il padre.
“L'ultima cosa che ha detto, il comunicato, con poche forze, l'abbiamo raccolta io e mia sorella e trascritta. Era come se parlasse agli amici, si è rivolto al suo pubblico, a chi lo ha amato”, ha proseguito di fronte al feretro ricoperto da rosse rosse e circondato da tante corone.
“Ci ha insegnato tante cose, con libri e trasmissioni, ma anche con l'esempio: negli ultimi giorni mi ha insegnato a non aver paura della morte. La sua serenità mi ha davvero colpito. Se ne è andato soddisfatto, come quando ci si alza dopo una cena con gli amici”, ha aggiunto. “Quando ha capito che era arrivata la fine ha concluso le trasmissioni e il disco jazz, discorso ai familiari e al pubblico, e poi se ne è andato”.
Ancora: “Sembrava riservato ma dentro aveva un fuoco. Continuerà a vivere attraverso libri, trasmissioni e dischi e in tutti quei ragazzi che con sacrificio cercano l'eccellenza, nei ricercatori, nelle persone che cercano di unire, che cercano la bellezza della natura e di assaporare la vita. La sua è una eredità non fisica ma di atteggiamento nella vita. Ci ha detto di fare la nostra parte, e anche io ora cercherò di fare la mia”, ha concluso.
(Unioneonline/L)