L'esplorazione dello spazio e la colonizzazione dei pianeti sono meno lontani, grazie a una scoperta fatta in Sardegna. Le Università di Sassari e Cagliari, il CRS4, il Distretto AeroSpaziale della Sardegna (DASS) e l’azienda Tolo Green hanno depositato la domanda di un brevetto altamente innovativo che contribuirà ad ampliare la portata delle ricerche nel campo dell’astrobiologia.

Ricercatori, ricercatrici e dottorandi hanno modificato lo strumento clinostato (serve per far crescere le piante in assenza di gravità) introducendo un'atmosfera al 100% di anidride carbonica, quasi uguale a quella di Marte dove la CO2 rappresenta il 96% dell'atmosfera. “In tali condizioni estreme l'alga spirulina cresce e prospera, consumando anidride carbonica e producendo ossigeno” ha spiegato la professoressa Antonella Pantaleo, dell'ateneo sassarese.

Non solo, la spirulina è un alimento ideale per gli astronauti, perché contiene un ampio set di proteine con tutti gli amminoacidi essenziali, oltre a molte vitamine del gruppo B ed E, e gli acidi grassi essenziali omega-6.

Come aggiunto da Giacomo Cao, amministratore unico del CRS4 e presidente del DASS: “Questa scoperta è importante non solo in previsione di uno sbarco su Marte e dello sfruttamento degli asteroidi, ma anche perché altri ricercatori potranno portare avanti studi con il clinostato e la camera con atmosfera di CO2 per verificare ad esempio come si comportano le varie tipologie di cellule viventi”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il Rettore dell’Università di Sassari Gavino Mariotti, il Presidente e fondatore di TOLO Green Gilberto Gabrielli, la professoressa Antonella Pantaleo dell’Università di Sassari, la dottoranda Alessia Manca, il ricercatore del CRS4 Alessandro Concas e il dottorando dell’Università di Cagliari Giacomo Fais.

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