A Sassari è una istituzione gastronomica: ciogghitta (lumachina), ciogga, coccoi (lumacone) o monzetta, preparate in tante varianti. Col pomodoro, oppure con aglio e prezzemolo, magari anche pan grattato o peperoncino, o ancora con erbe selvatiche o semplicemente al forno, con sale. Da 12 anni si svolge persino una gara di “succiadura di ciogga minudda”, velocità di succhiatura di lumachine, denominata “La ciogghitta d'oro”. Ora l'associazione culturale Abbì e la Rinnovata Taverna Bellieni, che curano la popolarissima manifestazione sassarese, lanciano un'altra iniziativa con “La Ciogguida d'oro”, guida ai ristoranti con degustazione di lumache.

Come illustrato nella presentazione che si è tenuta questa mattina alla Camera di Commercio (l'evento è inserito nel cartellone Salude & Trigu) dal 10 luglio al 10 agosto, 17 ristoratori proporranno nel menu un piatto a base di lumache. L'organizzatore Lillo Carboni ha spiegato: “Gli chef prepareranno un piatto secondo tradizione oppure con reinterpretazioni e variazioni interessanti. Nella guida disponibile in cinque lingue, italiano, spagnolo, tedesco, francese e inglese, sono indicati gli ingredienti, la presenza o assenza di allergeni e il prezzo”.

La guida-depliant è stata distribuita in migliaia di copie e anche nelle agenzie di viaggio.

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