Innovazione e tradizione in mostra nella sede centrale dell'Istituto IPIA "Galileo Ferraris" di Iglesias.

È stata inaugurata oggi, in occasione della chiusura dell'anno scolastico, l'esposizione dei lavori prodotti dagli studenti durante lo svolgimento di alcuni progetti.

Il familiare aroma del pane, intenso già nell'ingresso nella sala, annuncia il tema dell'esposizione di quest'anno.

La tradizionale cucina nostrana, di casa, quella povera, quella dei contadini e dei pastori, è l'interprete principale di questa rassegna.

Oltre quattrocento studenti, divisi in tre corsi di studio, hanno elaborato, tutti nel proprio ambito, una sintesi delle importanti esperienze maturate nell'ultimo biennio.

Uno sguardo all'Europa, con stage compiuti in diverse località, come Francia e Malta, e un occhio di riguardo alle tradizioni della Sardegna, con visite in l'Ogliastra, nell'oristanese e il Sulcis-Iglesiente, hanno riportato l'attenzione sull'alimentazione dei nostri anziani, una base sicura da cui partire.

Infatti, sono i piatti tradizionali della nostra Regione, antichi e genuini, ad essere mostrati nell'androne della scuola. La cosiddetta "cucina povera", di elementi ma non di sapore, invita all'assaggio con il "pane raffermo con passato di legumi", dove l'unica innovazione permessa è stata "l'aggiunta di qualche fetta di bacon è una licenza che ci siamo concessi per esaltare il gusto a un piatto che costituisce la sintesi di una ricerca iniziata in alcuni paesi ogliastrini, noti per la longevità dei suoi abitanti", spiega Antonio Manca, studente, iglesiente, del corso di Enogastronomia.

Stile di vita e cucina semplice, con materie prime antiche, locali e genuine, ormai fanno parte della ricetta della lunga vita, rappresentata nei lavori del corso Alberghiero, con pane, olio vino e birra protagonisti.

Una scuola all'avanguardia, sempre attenta alle innovazioni e alla sostenibilità, oggi viene dimostrato dalla ricerca condotta dagli studenti del corso Alberghiero che, partendo da un modello di Economia circolare, attraverso l'alimentazione di una compostiera scolastica, ha affrontato il tema del riciclo dei rifiuti organici prodotti nei laboratori di sala e cucina.

Prodotti e territorio, altro importante tema sviluppato dagli allievi del corso di Enogastronomia, in collaborazione con i colleghi di un istituto francese, dove è stata messa a confronto la cucina mediterranea e quella del nord della Francia, e, in un altro studio, con "Su Mustazzeddu" protagonista, per educare i giovani a una corretta alimentazione e valorizzare la tradizione culinaria del territorio.

Nella grande mostra sono presenti anche temi d'interesse sociale, con un'analisi sui genocidi del novecento, svolto dagli studenti del corso Servizio Albeghiero, e ambientale, con un grande plastico esposto dagli studenti di Manutenzione e Assistenza Tecnica.

"Un argomento che abbiamo approfondito durante lo stage svolto con il Corpo forestale, che ci ha permesso di analizzare le varie funzioni svolte nell'ambito ambientale", afferma Davide Lecis, che frequenta una terza classe dell'Istituto.

"Dopo un lavoro di osservazione sul campo, abbiamo realizzato, in sede, un plastico che rappresenta i settori interessati dal lavoro degli agenti del Corpo forestale", conclude lo studente Francesco Mancosu. Confrontarsi con l'Europa, e superare le barriere linguistiche, è un altro dei progetti che ha coinvolto diversi studenti dell'Istituto, che hanno potuto approfondire, durante uno stage a Malta, lo studio della lingua inglese.

"Un lavoro, che coinvolge in uguale misura tutti i corsi dell'Istituto, finalizzato alla preparazione didattica e pratica dei nostri studenti, con la realizzazione di compiti autentici e vicini alle realtà lavorative", dichiara Gianluca Defraia, insegnante e responsabile di alcuni progetti.

La mostra, ideata e coordinata dalle professoresse Paola Cacciarru e Carmen Marongiu, comprende, oltre le esposizioni, proiezioni fotografiche e video, che illustrano l'imponente studio svolto in questi anni.
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