Architettura e fotografia in mostra a Torino.

Il Centro Italiano per la Fotografia ha scelto infatti di inaugurare la stagione espositiva del 2018 con la mostra "L’occhio magico di Carlo Mollino. Fotografie 1934-1973‘", visitabile dal 18 gennaio al 13 maggio.

L'esposizione (a cura di Francesco Zanot) racconta il rapporto tra l'architetto Mollino e la fotografia. Si tratta della panoramica più grande e completa realizzata sul tema. Oltre 500 immagini (tratte dall'archivio del Politecnico di Torino, dagli Archivi Biblioteca Gabetti, Fondo Carlo Mollino) che rivelano come Mollino usasse la fotografia sia come mezzo espressivo, sia come fondamentale strumento di documentazione e archiviazione del proprio lavoro e del proprio quotidiano.

La mostra è suddivisa in quattro sezioni tematiche. "Mille case" raccoglie le foto dedicate al tema dell'abitare, tra immagini degli edifici progettati, still-life di oggetti domestici e istantanee scattate durante i suoi viaggi. "Fantasie di un quotidiano impossibile" espone scatti eclettici che mettono in discussione la realtà rappresentata (fotomontaggi, specchi che nascondono e moltiplicano ogni cosa, immagini tratte dalla pubblicazione "Occhio magico" del 1945). E "Mistica dell’acrobazia" che esplora il tema della velocità, del movimento e della dinamica.

Sulle orme del padre Eugenio, ingegnere e appassionato fotografo, Carlo Mollino sin da giovane si è avvicinato a questo linguaggio espressivo, sviluppando un vasto curriculum di immagini a metà tra la tradizione, di cui aveva consapevolezza profonda, e la sperimentazione.

(Unioneonline/s.a.)
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