La Sardegna vista attraverso gli occhi di 70 pittori dell'Ottocento e Novecento. Un itinerario con 150 opere, che racconta per immagini 150 anni di natura, città e paesi dell’Isola. Un confronto tra il passato e il presente con nuovi spunti di riflessione sulla tutela del patrimonio naturale e il suo rapporto con la transizione energetica e le energie rinnovabili.

Venerdì 21 luglio alle 19 nella Pinacoteca nazionale di Sassari, il direttore della Direzione regionale Musei, Francesco Muscolino, e la direttrice del Museo, Maria Paola Dettori, inaugurano la mostra dal titolo: “Paesaggi/Landscapes. La Sardegna nella pittura del XIX e XX secolo”.

In esposizione opere, per la maggior parte inedite, di grandi autori, come l’acquarellista Gaston Vuillier, e ancora, dopo quasi cento anni, le tele di Giovanni Marghinotti, altrimenti non fruibili. La mostra accosta dipinti provenienti dalle collezioni pubbliche a opere conservate in collezioni private, tra le quali un piccolo, ma prezioso nucleo di disegni, di Giuseppe Biasi. La veduta urbana, in particolare di Cagliari, è rappresentata da diversi autori come Francesca Devoto, Anton Ettore Maury e Felice Melis Marini, oltre a quel formidabile acquerellista che è stato Stanis Dessy. Saranno visibili al pubblico le opere di artisti di spicco come Anselmo Bucci, Giuseppe Rivaroli, e Uberto Bonetti, insieme a quelle dei pittori sardi, presenti nell’esposizione con tutti i maestri e molti pittori minori.

La mostra, oltre a proporre un’ampia rassegna sul genere pittorico, offre spunti di riflessione e approfondimento su temi di stretta attualità. In programma conferenze sulle realtà urbane della Sardegna in età antica e sulla trasformazione delle città e dei loro centri storici.

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