Nell’ex Casa Dessì a Gesico è stato inaugurato il “Museo del Territorio”, con l'esposizione dei reperti delle diverse campagne di scavo che hanno interessato in particolare l’area archeologica San Sebastiano e le tombe dei giganti situate in località Muttas Nieddas.

È un progetto fortemente voluto dall’amministrazione comunale che, oltre a far conoscere Gesico come centro a sé stante, punta a valorizzare la storia antica di un territorio come la Trexenta. Il sistema museale di Gesico permetterà al visitatore un viaggio nelle diverse epoche, attraverso le chiese, i murales e le mostre temporanee e stabili all’interno di Casa Dessì.

«Quanto sembrava impossibile da realizzare finalmente prende forma concreta e centra un obiettivo prioritario del programma amministrativo», ha detto il sindaco Terenzio Schirru. Ma non sarà solo museo, inteso come luogo statico, l’iniziativa prevede anche la gestione integrata dei servizi turistici. «Avvieremo il percorso di un impegnativo processo di valorizzazione dei reperti archeologici ritrovati a Gesico che costituirà un obiettivo primario di valorizzazione e promozione dell'intero patrimonio culturale», ha concluso il primo cittadino. 

Nella Casa Schirru si è tenuta anche la presentazione della mostra temporanea “Storia del cibo dalla preistoria al medioevo” che aveva già avuto grande successo in occasione della rassegna Saboris Antigus che si è tenuta a Gesico nelle scorse settimane. Sono intervenuti il presidente del Gal Sole-Grano-Terra che comprende il territorio Sarrabus-Trexenta-Gerrei e Campidano di Cagliari Antonino Arba e la referente scientifica del progetto Maily Serra.

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