Il Canyon di Caprera rifugio cruciale per i cetacei del Mar Tirreno
Uno studio sull’area protetta firmato da Sea Me Sardinia e One Ocean Foundation pubblicato sulla rivista “Plos One”Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Soddisfazione da parte di SEA ME Sardinia e One Ocean Foundation per la pubblicazione sulla rivista scientifica “PLOS One”, di uno studio decennale, condotto nel Mar Tirreno centrale, che identifica il Canyon di Caprera come hotspot di biodiversità per i cetacei nel Mar Mediterraneo.
Una ricerca – che si basa su oltre 200 missioni di ricerca in mare in 9 anni, 216 spedizioni e oltre 30.000 km di navigazione – e che rivela l'importanza del Canyon di Caprera, al largo della costa nord-orientale della Sardegna, come area cruciale per i cetacei.
«È stato un lavoro lungo – afferma Luca Bittau, presidente e fondatore di Sea Me Sardinia, naturalista e dottore di ricerca all’Università di Sassari, educatore ambientale e guida ambientale escursionistica – e ora è online e open-access, per la volontà di condividere i dati e pubblicarli. Ed è stata anche la volontà di One Ocean Foundation, che ci ha dato la possibilità e la spinta per mettere a sistema tutti questi dati in un articolo scientifico. In questa zona profonda oltre 1.000 metri e altamente produttiva, sono state osservate – spiega Bittau - 8 specie diverse di cetacei, inclusi zifio, capodoglio e balenottera comune. Lo zifio (Ziphius cavirostris), in particolare, ha mostrato uno dei più alti tassi d’incontro mai registrati nel Mediterraneo».
Il Canyon di Caprera, prosegue il presidente di SEA ME Sardinia, «non è solo un’area di passaggio: è nursery, zona alimentare e rifugio per specie minacciate, molte delle quali incluse nella Lista Ross IUC Red List of Threatened Species.
Il Canyon è però un’area fragile, avverte e denuncia Bittau: «Traffico marittimo, inquinamento acustico, pesca e cambiamenti climatici rappresentano minacce concrete per l’ecosistema marino. Per questo la pubblicazione contribuirà a supportare la designazione del Canyon di Caprera come IMMA (Important Marine Mammal Area) e, entro il 2030, come Area Marina Protetta».