Entro il 16 luglio sapremo se le domus de janas saranno incluse nella lista del Patrimonio mondiale Unesco. L’ambasciatore Liborio Stellino, rappresentante permanente dell’Italia all’Unesco, ha ufficialmente candidato le tombe tipiche dell’era prenuragica durante la 47esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, in corso di svolgimento a Parigi.

Del Comitato fanno parte i rappresentanti di 21 Stati, tra cui l'Italia, eletti tra i 196 Paesi che fanno parte della Convenzione per la Protezione del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale del 1972.

Durante questa sessione, che si concluderà il 16 luglio, il Comitato valuterà 30 candidature di nuovi siti (24 culturali, 5 naturali e un misto). E l’Italia ha candidato le tombe preistoriche scavate nella roccia, suggestive architetture funerarie tipiche della Sardegna prenuragica che va dal Neolitico Medio all'età del Rame fino all'inizio dell'età del Bronzo (tra il V e la fine del III millennio a. C.). «L'Italia - ha detto l'ambasciatore - è orgogliosa di promuovere un sito che mette in risalto il profondo legame tra cultura, storia e territorio, valorizzando l'armonia tra uomo e natura».

(Unioneonline)

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