I cambiamenti climatici anche in Sardegna stanno mettendo a dura prova la vita della fauna selvatica. 

Se n’è parlato al convegno sulla “Gestione, Ripristino e Conservazione delle aree umide quale chiave di lotta alla desertificazione” organizzato al Parco Naturale Regionale Molentargius dal CNBA (coordinamento nazionale biologi ambientali), organismo settoriale recentemente creato dall’OdB (ordine dei biologi) e dalla FAO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’agricoltura e l’alimentazione.

“Le sfide ambientali che ci attendono – ha detto Giovanni Granati, responsabile nazionale della fauna de L’Altritalia Ambiente - sono tante e serve l’aiuto di tutti, anche degli economisti, perché per difendere l’ambiente non si può parlare solo di chimica, fisica o biologia, ma anche di economia e gli economisti possono e devono aiutarci a capire come realizzare una transizione ambientale seria ed efficace”.

“Possiamo sembrare portavoce di un argomento fuori tema parlando di reintroduzione di rapaci – ha aggiunto Anna Athena Jitariuc, biotecnologa e membro del comitato scientifico de L’Altritalia Ambiente - ma, se il bosco è importante, anche la fauna che lo popola lo è".

“L’urbanizzazione – conclude Jitariuc - è causa del ferimento di moltissimi rapaci, ecco il motivo per cui è importante curare e reintrodurre in natura questa fantastica e fondamentale specie di uccelli”. Al convegno hanno partecipato tra gli altri Christian Solinas, presidente della Regione Sardegna, Gianni Lampis, assessore regionale all’Ambiente, Francesco Mola, rettore dell’università di Cagliari e una ventina di esperti ambientali (biologi, ingegneri ambientali etc.). “Ringraziamo Vincenzo D’Anna, presidente dell’OdB, per avere permesso a L’Altritalia Ambiente di apportare il proprio contributo al convegno”, ha dichiarato infine il segretario generale Renato Narciso.

(Unioneonline/D)

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