Seimila metri quadri di struttura di detenzione inagibile, chiusa al pubblico ormai da quasi tre anni. L'ex carcere di Fornelli, il primo ad essere realizzato a sud dell'isola dell'Asinara, sta per aprire le porte ai turisti. Sarà tra le novità dei siti proposti per la manifestazione di Monumenti Aperti, in programma nel prossimo mese di maggio.

Lo ha dichiarato l'assessore alla Cultura, Mara Rassu, durante la commissione Eventi e Spettacolo presieduta da Samuela Falchi.

L'apertura al pubblico riguarda solo le stanze del parlatorio in attesa che la Conservatoria delle Coste dia il suo consenso al piano di recupero dell'intera struttura.

Negli anni '70 divenne carcere di massima sicurezza per ospitare esponenti delle Brigate Rosse e dell'Anonima Sarda.

Una violenta rivolta scoppiata nel '77 portò ad un marcato inasprimento del sistema di controllo dell'isola, tanto che nella struttura furono rinchiusi mafiosi sottoposti al 41 bis. L'ex carcere, dismesso nel 1997, divenne la porta turistica dell'isola fino alla sua chiusura, con diversi tentativi da parte dell'Ente Parco di riaprirlo attraverso un'adeguata ristrutturazione.

La struttura è di proprietà della Conservatoria delle Coste, che ancora non ha dato il via libera alla concessione in uso e non ha condiviso il piano di valorizzazione e di recupero attraverso un progetto preliminare proposto dal consiglio direttivo del parco, un progetto con risorse pari a 500mila euro inserite in bilancio per "musealizzare" l'ex carcere. Lavori di bonifica e messa in sicurezza che potrebbero iniziare la prossima primavera.

Tra le novità proposte in occasione di Monumenti Aperti anche l'ex diramazione carceraria di Tumbarino e, nel territorio di Porto Torres, ci potrebbe essere il rifugio antiaereo situato nel centro storico della città. Il rifugio, costruito nel 1943 e lungo 80 metri, è costituito da un'ampia galleria scavata in parte nella roccia con due ingressi, uno di questi è accessibile nella via Petronia, in prossimità del campo comunale Occone, mentre il secondo si trova in via Cavour. Sulla volta della galleria sono presenti delle aperture artificiali che svolgevano la funzione di camini di areazione così da assicurare un ricambio d'aria costante all'interno del rifugio. Negli anni è divenuto sede di discarica e come tale andrà bonificato.
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