Dal 13 settembre 2017 al 7 gennaio 2018 al Centro Italiano per la Fotografia CAMERA di Torino va in scena l'epoca d'oro dei paparazzi, i "ladri" di scatti a celebrities e protagonisti della vita internazionale dagli anni '50 a oggi.

"C’è la Via Veneto degli anni Sessanta, con la sua incredibile fauna, ma ci sono anche figure come Brigitte Bardot, Jackie Kennedy Onassis, Lady D e Silvio Berlusconi, "paparazzati" in situazioni private che, forse, avrebbero preferito non veder messe in piazza", anticipa il direttore del centro torinese Walter Guadagnini.

Un percorso visivo alla scoperta della cosiddetta "fotografia rubata", esplosa a Roma in concomitanza con gli anni migliori del nostro cinema e che ha per protagonisti fotografi come Tazio Secchiaroli, Marcello Geppetti, Elio Sorci, Lino Nanni, Ezio Vitale e altri ancora.

Walter Chiari e Tazio Secchiaroli fotografati da Elio Sorci a\r Roma nel 1958.\r ©Tazio Secchiaroli/David Secchiaroli
Walter Chiari e Tazio Secchiaroli fotografati da Elio Sorci a\r Roma nel 1958.\r ©Tazio Secchiaroli/David Secchiaroli
Walter Chiari e Tazio Secchiaroli fotografati da Elio Sorci a Roma nel 1958. ©Tazio Secchiaroli/David Secchiaroli
Don Gussoni litiga con il fotografo\r Giacomo Alexis, Roma 1959. © Marcello Geppetti/Eredi Marcello Geppetti
Don Gussoni litiga con il fotografo\r Giacomo Alexis, Roma 1959. © Marcello Geppetti/Eredi Marcello Geppetti
Don Gussoni litiga con il fotografo Giacomo Alexis, Roma 1959. © Marcello Geppetti/Eredi Marcello Geppetti
Anita Ekberg con arco e frecce,\r 1960\r. © Marcello Geppetti/Eredi Marcello Geppetti
Anita Ekberg con arco e frecce,\r 1960\r. © Marcello Geppetti/Eredi Marcello Geppetti
Anita Ekberg con arco e frecce, 1960 . © Marcello Geppetti/Eredi Marcello Geppetti
Sofia Loren all’aeroporto di\r Ciampino di ritorno dagli Stati Uniti, 1961. Agenzia Dufoto
Sofia Loren all’aeroporto di\r Ciampino di ritorno dagli Stati Uniti, 1961. Agenzia Dufoto
Sofia Loren all’aeroporto di Ciampino di ritorno dagli Stati Uniti, 1961. Agenzia Dufoto
Kate Moss e David Bowie, 2003.\r © Ellen von Unwerth
Kate Moss e David Bowie, 2003.\r © Ellen von Unwerth
Kate Moss e David Bowie, 2003. © Ellen von Unwerth
Jacqueline Kennedy Onassis e il fotografo Ron Galella a New York, 1971.\r ©Ron Galella
Jacqueline Kennedy Onassis e il fotografo Ron Galella a New York, 1971.\r ©Ron Galella
Jacqueline Kennedy Onassis e il fotografo Ron Galella a New York, 1971. ©Ron Galella
Fotografi alla stazione Termini\r assaltano l’auto di Soraya. Agenzia Dufoto
Fotografi alla stazione Termini\r assaltano l’auto di Soraya. Agenzia Dufoto
Fotografi alla stazione Termini assaltano l’auto di Soraya. Agenzia Dufoto

Immagini che sono diventate icone e hanno contribuito a creare il mito di personaggi come Anita Ekberg, Ava Gardner, Federico Fellini, Walter Chiari, Richard Burton e Liz Taylor, fino ad arrivare ai divi dei giorni nostri, o ai protagonisti della cronaca rosa, della moda, della politica e dello sport, "pizzicati" in momenti privati, con un taglio che via via si fa sempre più scabroso e irriverente.

Esemplare in questo senso, a riprova di quanto sia cambiata la figura del paparazzo, è la vicenda di Jackie Kennedy, sorpresa a passeggiare per New York negli anni '70 dal fotografo Ron Galella e poi preda di una serie di "agguati" che la mostrano completamente senza veli, suscitando l'indignazione generale, ma anche la morbosa curiosità dei lettori della stampa scandalistica.

Jacqueline Kennedy Onassis "paparazzata" a New York, 1971\r ©Ron Galella Courtesy CAMERA
Jacqueline Kennedy Onassis "paparazzata" a New York, 1971\r ©Ron Galella Courtesy CAMERA
Jacqueline Kennedy Onassis "paparazzata" a New York, 1971 ©Ron Galella Courtesy CAMERA

Così come Lady Diana, seguita passo passo in ogni momento pubblico e privato, dal fidanzamento con Carlo d'Inghilterra alle visite negli ex campi minati jugoslavi, e persino negli ultimi istanti di vita sotto al tunnel dell'Alma, come ha ricordato con amarezza proprio ieri il figlio Harry.

"Il cambiamento radicale nella comunicazione avvenuto con l’avvento del digitale muta ancora una volta il panorama di questo "genere"; allo stesso tempo si modificano anche i soggetti sul palcoscenico della realtà, poiché non sono più tanto gli attori a catalizzare l'attenzione dei fotografi, ma le figure del potere, politico e non solo", spiega il curatore della mostra Francesco Zanot.

E l'esposizione si conclude con un ampio progetto di Armin Linke - tra i protagonisti della fotografia contemporanea - che ha lavorato sull’archivio di Corrado Calvo, moderno paparazzo reso celebre dalle sue istantanee sulle vacanze di Berlusconi: un lavoro che riflette sul senso di una professione e di un atteggiamento controverso e insieme affascinante.

(Redazione Online/b.m)
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