Il nome del locale non è stato scelto a caso. Si chiamavano “Margherita” tutte e due le nonne di Giacomo Cossu, titolare dell’omonima trattoria, nel cuore di Arborea. C’è anche il suo locale nell’elenco dei 29 nuovi Bib Gourmand. La trattoria è stata inserita nella prestigiosa Guida Michelin con il simbolo dalla faccina sorridente dell'omino Michelin che si lecca i baffi per la piacevole esperienza gastronomica.

Per i due cuochi, i fratelli Fabio e Alessandro Marongiu, che trascorrono ore e ore ai fornelli con la speranza di conquistare i palati, si tratta un riconoscimento importante, gradito ma soprattutto inaspettato. “Ho scoperto di aver ricevuto questo riconoscimento tramite una mail ricevuta dalla direzione della Guida Michelin”, racconta Giacomo Cossu, 47 anni. “Poche parole dove c’era scritto che la mia trattoria, dopo una visita anonima da parte degli ‘ispettori’ era stata scelta per essere inserita nel nuovo elenco”, continua il ristoratore. Inizialmente non ha creduto tanto al messaggio perché “in realtà ho fatto diverse verifiche, mi sembrava troppo bello insomma. Era tutto vero”.

L’uomo prova a immaginare cosa possa aver conquistato i palati degli esperti che sono andati a caccia di una cucina semplice e facilmente riconoscibile: “Forse l’utilizzo delle materie prime, tutte di qualità, sia del territorio ma anche di altre zone d’Italia come la mortadella o i tortellini di Bologna o ancora il pesto di Genova. Tutto da noi viene scelto con cura, anche sulla base della stagionalità. Le mie due nonne, ottime cuoche, una di Pabillonis e l’altra di Bosa,  mi hanno insegnato a mettere sul fuoco ingredienti semplici, spesso poveri ma che se cucinati bene hanno il loro perché. Un esempio? Il pane fritto”. 

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