La foto che spiazza, che disturba, che rompe le convenzioni.

Il nuovo spazio di Alghero, "Cabussò-contingenze culturali", ospita a partire da venerdì una piccola rassegna di potenziamento identitario dal titolo "Io canto il corpo elettrico".

Tre mostre, quattro giovani artiste sarde.

Ad aprire la rassegna l'esposizione "Your eidetic body" di Quartierino Blatta, nome scelto dal duo composto da Paola Porcu e Tania Zoccheddu.

Come afferma la critica Sonia Borsato, "irresistibilmente attratto da un universo antigrazioso, Quartierino Blatta si affida alla stratificazione di riferimenti letterari, poetici e cinematografici lasciando emergere una tessitura narrativa dove reale e onirico si intrecciano saldamente. Tra pelle rivelata e stoffa che nasconde, il corpo si espone allo sguardo rappresentando l'implicito, il non detto, più vero del vero".

La mostra "Your eidetic body" sarà visitabile fino al 19 novembre, dal giovedì al sabato, dalle 16 alle 20.

Seguirà poi "Narrazioni Anatomiche" di Veronica Muntoni e chiuderà la rassegna "I senza nome" di Francesca Randi.
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