Un tuffo nel passato tra bustini, gonne ampie, merletti, ombrellini ed eleganti cilindri: con i suoi tableaux vivants, l'Inghilterra vittoriana rivive il 28 maggio ai Giardini pubblici di Cagliari nell’undicesima edizione di "La grande Jatte", manifestazione che dopo due anni di stop a causa della pandemia si riprende i suoi spazi tra vialetti e ficus secolari.

In programma un cartellone fitto di eventi, in cui i contest la faranno da protagonisti. E oltre a premiare il miglior abito vittoriano maschile e femminile, la miglior mise steampunk uomo e donna e i bambini, quest'anno saranno in gara anche barbe e baffi, visto che sempre più partecipanti curano con precisione ed estrema attenzione le acconciature, rispettando la moda del tempo. Per il 2023, il tema scelto è “La fiera delle vanità”,  dunque i giudici dovranno tenere conto di questo aspetto anche quando voteranno il miglior picnic e il miglior banchetto.

Fra cuscini sul prato, dolcetti e preziose porcellane per il perfetto tè all'inglese in programma anche musica e danze, e ancora postazioni make-up, acconciature e poltrone da barbiere, spettacoli di burattini e giochi per i più piccini.

Previsto anche il coinvolgimento degli studenti dell'Istituto Foiso Fois: 250 alunni di 14 classi, con i loro 30 insegnanti, saranno coinvolti in un'opera teatrale musicata, nella quale melodie, testi, scenografie, costumi e rappresentazione scenica sono tutte a cura dei ragazzi.

La collaborazione tra l'Istituto e l'Associazione Mad2Factory, da sempre organizzatrice della Grande Jatte, nasce dall'incontro tra Claudia Cabitza, presidente dell'associazione e direttrice artistica dell'evento e Gian Luca Starita, docente del Foiso Fois e amante della Jatte.

«È un progetto bellissimo che sono veramente contenta sia andato in porto – spiega l'ideatrice della Grande Jatte, Claudia Cabitza - perché erano anni che da ex alunna provavo a coinvolgere l'istituto. È veramente emozionante poter collaborare con la scuola in un evento così “non convenzionale”. E forse, se c'è una parola d'ordine che rappresenta La Grande Jatte, è proprio “non convenzionale”. Ci approcciamo a questa nuova edizione dopo due anni di fermo, con un misto di ansia da prestazione e felicità. Sappiamo che chi partecipa la sente, la desidera e ci dedica tempo e fatica. Non è solo spettatore ma parte stessa di questo grande spettacolo e come tale la fa vivere e le dà anima. Speriamo di riuscire a regalare, ancora una volta, un piccolo sogno a tutti».

(Unioneonline/v.l.)

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