Pubblichiamo oggi la lettera di un cagliaritano che si domanda come l'algerino fermato nei giorni scorsi a Roma senza documenti abbia potuto prendere il traghetto Tirrenia da Civitavecchia a Cagliari.

La riflessione è relativa alle misure di sicurezza sino ad oggi adottate e che, se non adeguate, potrebbero esporre il nostro Paese a rischi elevati.

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"Gentile redazione,

da giorni mi interrogo su come sia possibile che l'algerino fermato a Roma senza documenti abbia potuto prendere il traghetto da Civitavecchia a Cagliari.

Da sardo utilizzo abitualmente, almeno un paio di volte l'anno, con moglie e figli questi mezzi per muoverci dall'Isola. E ogni volta, oltre alle generalità, ci viene chiesto di fornire i numeri delle carte d'identità.

Mi chiedo quali misure di sicurezza vengano nella realtà adottate, e come i controlli ai porti di imbarco e sbarco vengano svolti.

Le tragedie del terrorismo dettato dall'Isis hanno ad oggi risparmiato il nostro Paese, ma mi sembra si stia davvero scherzando col fuoco".

Grazie per l'attenzione,

Antonio Piras - Cagliari

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