Le cascate di Sos Molinos sono un capolavoro gelosamente custodito dalla natura. Oltre al verde della vegetazione mediterranea, resta impressa la varietà di fiori che circonda il laghetto formato dalla cascata ai suoi piedi: magico lo scenario dell’acqua che precipita per un totale di 30 metri compiendo vari salti consecutivi. Il ruscello che la genera cade da un’altezza di 440 metri, lungo il versante orientale dell’altopiano basaltico del Montiferru, dove le acque hanno scavato per millenni dando origine a una rigogliosa valle. I “balzi” sono cinque, il maggiore – e il più scenografico - è l’ultimo, di 15 metri. Il nome della località deriva dalla sua funzione in età preindustriale: il ripido corso d’acqua, la sua abbondante portata e i numerosi dislivelli hanno favorito l’uso delle risorsa idrica come motrice di numerosi mulini e gualchiere in pietra che si susseguivano lungo il torrente. 

Come arrivare a Sos Molinos –  Il paesaggio incantato si trova al confine tra i territori di Bonarcado e Santu Lussurgiu, lungo la provinciale 15 che collega i due suggestivi borghi del Montiferru. Si inizia a sentire il placido scroscio dell’acqua dallo spiazzo a lato della strada, punto di partenza del percorso che conduce alla valle e alla cascata di sos Molinos.
Cosa vedere nel Montiferru – Santu Lussurgiu, caratteristico centro fatto di pittoreschi scorci e botteghe artigiane, è un vero e proprio “tempio delle acque". Più a nord, una sua borgata in mezzo alla foresta di san Leonardo, le cui origini risalenti al XII secolo sono avvolte nel mistero, è celebre per sette fonti che un tempo qui sgorgavano, dette Siete Fuentes. La struttura più antica rimasta in piedi è la chiesetta di san Leonardo. Bonarcado dista quattro chilometri da sos Molinos, ed è famosa per due capolavori di architettura romanica: il santuario e la basilica di Nostra Signora di Bonaccatu, sedi del più antico culto mariano dell'Isola.

(Unioneonline/D)

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