Tra Sassari e Porto Torres, nella pianura della Nurra in una zona non molto distante dal mare, si trova l’unica ziqqurat d’Europa.

Quando si parla di ziqqurat le reminiscenze scolastiche portano alla Mesopotamia, e in effetti questi monumenti religiosi di struttura piramidale si possono ammirare in Medio Oriente.

La ziqqurat “sarda” si trova nel sito archeologico di Monte d’Accoddi, un complesso di epoca prenuragica che si è sviluppato a partire dalla seconda metà del quarto millennio a.C. e il cui nome deriva verosimilmente dal sardo logudorese, significa “Monte o collina delle Pietre” (riferimento all’aspetto che questa collinetta aveva prima degli scavi). 

È uno dei monumenti preistorici più antichi d’Italia, la cui vera natura fu scoperta negli anni Cinquanta e a metà degli anni Ottanta, quando gli scavi portarono alla luce un grande vano contenente un altare preistorico con le tipiche caratteristiche della ziqqurat mesopotamica.

Non è stata accertata una relazione diretta, ma la struttura è identica a quella delle ziqqurat e incarna il credo di unione tra cielo e terra, secondo cui le aree sacre in cima ai rilievi sono punto d’incontro tra uomo e divinità.

Si presenta come un altare piramidale alto circa 10 metri, con quegli strati orizzontali e concentrici che si fanno più piccoli man mano che si sale verso la cima tipici delle ziqqurat.

Ci troviamo in un territorio ricco di testimonianze nuragiche e prenuragiche, a pochi chilometri dall’altare si trovano una decina di necropoli e nuraghi, oltre a dolmen e menhir.

La ziqqurat di Monte d'Accoddi (foto Sardegna Turismo)
La ziqqurat di Monte d'Accoddi (foto Sardegna Turismo)
La ziqqurat di Monte d'Accoddi (foto Sardegna Turismo)

Alla destra della gradinata c’è una grande pietra piatta, la lastra sacrificale. Un lastrone a cui venivano legate le bestie da sacrificare prima di essere dissanguate. Si possono anche osservare le rovine di una capanna, ribattezzata la “capanna dello sciamano”. Perché? Per i reperti ritrovati, vasellame e altri oggetti forse utilizzati per mescere delle bevande rituali. Tra la capanna e il lastrone sono stati rinvenuti molti resti di ossa animali, un segno dei sacrifici.

DOVE SI TROVA IL SITO E COME VISITARLO

Il sito si trova a circa 13 km da Sassari: ci si arriva percorrendo la ex Statale 131 in direzione Porto Torres ed è ben segnalato dai cartelli turistici. Svoltando a sinistra nello svincolo per Bancali si ritorna verso Sassari fino alla strada vicinale Monte d’Accoddi.

Si può accedere dal martedì al sabato dalle 10 alle 18, domenica dalle 10 alle 14. Il sito è chiuso il lunedì e i festivi, le visite guidate si possono fare solo su prenotazione, per gruppi organizzati e scolaresche. Il biglietto d’ingresso costa 4 euro.

(Unioneonline/L)

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