Nebida, nell’Iglesiente, è uno dei più significativi esempi di archeologia industriale, in un paesaggio costellato da pozzi estrattivi e gallerie, laverie e pontili, edifici e case dei minatori.

La sua laveria in mattoni e pietra a vista si affaccia sulla costa di Masua, con scorci suggestivi, tra cui spicca lo scoglio di Pan di Zucchero.

Del complesso della vecchia miniera piombo-zincifera di Nebida, frazione di Iglesias, da cui dista 15 chilometri, restano oggi, oltre alla maestosa laveria sul mare, la palazzina degli uffici tecnici e amministrativi e il piccolo villaggio minerario. È parte integrante del parco geominerario della Sardegna, patrimonio riconosciuto dall’Unesco. 

Pan di Zucchero (Archivio L'Unione Sarda)
Pan di Zucchero (Archivio L'Unione Sarda)
Pan di Zucchero (Archivio L'Unione Sarda)

Pan di Zucchero – Pan di Zucchero è uno dei monumenti naturali più imponenti e spettacolari dell’Isola, simbolo della costa di Iglesias. Il nome deriva dalla somiglianza con il celebre Pão de Açúcar della baia di Rio de Janeiro e sostituì già nel XVIII secolo l’originario nome sardo Concali su Terràinu. Si raggiunge dall’insenatura di Masua, frazione costiera iglesiente distante due chilometri e mezzo.

Laveria La Marmora a Nebida (foto Ansa)
Laveria La Marmora a Nebida (foto Ansa)
Laveria La Marmora a Nebida (foto Ansa)


Laveria Lamarmora – La Laveria La Marmora un tempo accoglieva le cernitrici intente a selezionare i minerali estratti e a “lavarli” ed era collegata con i sottostanti forni che lambiscono un mare cristallino. Sorge accanto ai forni di calcinazione, al magazzino dei minerali e delle merci, al vecchio pontile d’attracco per le navi-bilancelle. Isolata sul declivio di una montagna incontaminata che si affaccia sul mare, è interessante dal punto di vista ambientale, geologico e naturalistico. 

Belvedere di Nebida – La Passeggiata del Belvedere di Nebida è un percorso escursionistico ad anello e offre una bellissima vista sul mare e sul Pan di Zucchero. In cima al punto panoramico si trova la croce di vetta. 
La spiaggia di Masua – La spiaggia di Masua fu in passato un porto naturale: il mare cristallino va dallo smeraldo in riva al blu intenso al largo, il fondale sabbioso è punteggiato da vari scogli, per questo è molto amata da chi fa snorkeling. Dalla spiaggia è possibile imbarcarsi per una escursione in gommone intorno al Pan di zucchero, gli appassionati di climbing possono scalare i suoi 133 metri, oppure visitare le grotte a forma di galleria. 

Porto Flavia – Un tunnel lungo circa 600 metri, scavato nella roccia dai minatori, sbuca a metà di uno strapiombo che offre una vista mozzafiato sul suggestivo faraglione di Pan di Zucchero, monumento naturale di 132 metri modellato dal tempo. Porto Flavia, all’interno del promontorio che domina Masua, realizzata tra 1922 e 1924, è un’ardita opera sospesa fra cielo e mare, che permetteva l’imbarco diretto dei minerali, destinati alle fonderie nord-europee, sulle navi, riducendo in maniera drastica tempi e costi di trasporto. Due gallerie sovrapposte sboccano a picco sul mare, intervallate da giganteschi silos capaci di contenere fino a 10 mila tonnellate di materiale. Nella galleria superiore si caricavano i silos, da quella inferiore, dotata di nastro trasportatore, si imbarcavano piombo e zinco sui piroscafi grazie a un braccio mobile.

Le spiagge di Nebida – Di fronte allo scoglio c’è la spiaggia di Bega e Sa Canna, o "Spiaggia e Funtana" per la presenza di antichi resti di una fontana. Ancora, Cala Domestica, Il Molo, Portu Cauli a Funtanamare, la Spiaggia dei Baci, Porto
Corallo. 
Come arrivare a Nebida – In auto si raggiunge percorrendo la statale 126 lungo i 9 km tra Acquaresi e Buggerru. In treno si arriva a Iglesias e da qui in poi i collegamenti sono assicurati da linee bus extraurbane; l'aeroporto di riferimento è Cagliari.

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata