Da Cala Brandinchi a Is Arutas passando per Tuerredda e Cala Ginepro, ecco quali sono le 20 spiagge più belle della Sardegna. Assolutamente tra i luoghi da visitare.

Spiagge della Costa Nord

Cala Brandinchi – Chiamata “piccola Tahiti”, è la perla più luminosa di San Teodoro, una delle spiagge più celebri della Gallura, di fronte all’area marina protetta di Tavolara. Cala Brandinchi è una spiaggia dalla bellezza esotica, si distende tra Punta Sabbatino e Capo Coda Cavallo, lembo di terra granitica proteso nel mare. La lunga e stretta striscia di sabbia bianca, fine e compatta, s’immerge nell’acqua limpida e cristallina. Il fondale è molto basso per decine di metri, il bianco della sabbia risalta le tonalità dell’acqua: dal verde smeraldo al turchese, dall’azzurro al blu cobalto. Riflessi scuri appaiono là dove affiorano gli scogli, habitat di una ricca fauna marina e oasi per amanti di snorkeling.

Porto Pollo (Archivio L'Unione Sarda)
Porto Pollo (Archivio L'Unione Sarda)
Porto Pollo (Archivio L'Unione Sarda)

Porto Pollo – A metà strada tra Palau e Santa Teresa Gallura, nei pressi della foce del Liscia, Porto Pollo (in gallurese Portu Puddu) unisce la terraferma alla bellissima i​sola dei Gabbiani (o Isuledda) con una sottile lingua sabbiosa. Le due “spiagge-istmo” - la seconda è detta dell’Arenaria - si aprono a ventaglio con dune coperte di lavanda, ​lentisco e ginepro e sono una palestra naturale per gli sport acquatici. La località è costantemente battuta dal vento, a tratti forte, perciò è una meta particolarmente ambita di velisti e appassionati di windsurf e kite surf. Da una parte o dall’altra della baia, ci saranno, alternativamente, condizioni ideali per surfare oppure di mare piatto.

La Spiaggia Rosa dell'Isola di Budelli (Archivio L'Unione Sarda)
La Spiaggia Rosa dell'Isola di Budelli (Archivio L'Unione Sarda)
La Spiaggia Rosa dell'Isola di Budelli (Archivio L'Unione Sarda)

Budelli – Budelli è uno dei gioielli più splendenti dell’arcipelago della Maddalena, famosa per le sue acque turchesi e per la spiaggia Rosa, tra le più belle del Mediterraneo, la cui colorazione deriva dallo sbriciolamento della miniacinia miniacea, un microrganismo rosa che vive nella posidonia all’interno di gusci e conchiglie, trasportato a riva dalle correnti. A Cala Roto, dove sorge la spiaggia, nel 1964, Michelangelo Antonioni girò la scena della favola della bambina in “Deserto Rosso”, immortalando la natura del luogo in tutta la sua spontaneità. Da sempre di proprietà privata, Budelli è passata definitivamente al parco nazionale a maggio 2016. Oggi è tutelata da vincoli paesaggistici e ambientali e si ammira con le guide del parco, senza ancorarsi, né fare il bagno né tanto meno calpestarne l’arenile. 

La Pelosa (Ansa)
La Pelosa (Ansa)
La Pelosa (Ansa)

La Pelosa – Tappa obbligata della vacanza nel nord Sardegna, sabbia candida e finissima, trasparenze uniche, acqua alle caviglie per decine di metri, tinte caraibiche: La Pelosa è un’oasi di accecante bellezza, in vetta a tutte le classifiche secondo il giudizio dei viaggiatori: più volte miglior spiaggia d’Italia, spesso tra le prime del Mediterraneo e in Europa, persino nella top ten delle più spettacolari al mondo. L’amatissimo simbolo dell’Isola ha reso celebre il paese di “residenza”, Stintino, che da borgo di pescatori è divenuto rinomata località turistica.

Porto Ferro – La bella e profonda baia di Porto Ferro è il limite nord della Riviera del Corallo, un’enclave costiera di Sassari, distante venti chilometri da Alghero. Al suo interno protegge una delle spiagge più ampie dell’impervia costa della Nurra, nonché scelte tra le più belle della Sardegna dal Touring Club Italia, e più “sostenibili” dalla FEE (Foundation for Environmental Education), ogni anno insignita della Bandiera Blu. L’insenatura, dove affiora qua e là qualche scoglio, è bagnata da acque limpide dalle sfumature verde smeraldo e azzurro cangiante, ed è incorniciata, alle estremità, da promontori di trachite rossastra punteggiati da macchia mediterranea, alle spalle da una bella pineta. Gli alberi, insieme a dune di sabbia coperte di gigli marini, separano la spiaggia dallo splendido scenario del lago di Baratz, unico naturale dell’Isola.

Spiagge del Costa Sud

Cala Fico – Cala Fico è un gioiello incastonato nella costa nord-occidentale dell’isola di San Pietro, ​nel territorio di Carloforte, a nord dell’imponente promontorio di Capo Sandalo, dove si erge il faro più occidentale d’Italia. La suggestiva cala dall’arenile roccioso, riparata da un promontorio calcareo bianco che domina il paesaggio, crea un’atmosfera selvaggia e incontaminata. Il mare è limpido con bellissimi colori cangianti tra verde e azzurro. Il fondale, basso e per lo più fatto di scogli e sassi, ospita numerose specie di pesci: un vero paradiso per snorkeling e pesca subacquea.

La spiaggia di Tuerredda (Archivio L'Unione Sarda)
La spiaggia di Tuerredda (Archivio L'Unione Sarda)
La spiaggia di Tuerredda (Archivio L'Unione Sarda)

Tuerredda – La spiaggia di Tuerredda è una meraviglia della natura, divenuta un simbolo indiscusso della Sardegna, grazie all’intenso azzurro dell’acqua, il verde degli arbusti e l’oro delicato della sabbia finissima. Si distende per oltre mezzo chilometro all’interno di un’insenatura fra Capo Malfatano e Capo Spartivento, nel territorio di Teulada, nell’estremità sud-occidentale dell’Isola. L’isolotto, a qualche centinaio di metri dalla riva, è un piccolo mondo a sé e il paesaggio è tipico del sud Sardegna, ricoperto da una fitta coltre di macchia mediterranea.

Porto Giunco – Una lunga distesa di soffice sabbia chiarissima, con sfumature rosa derivanti da frammenti granitici, racchiusa tra una laguna e il mare di tonalità azzurra tenue, che assume un’infinità di sfumature man mano che si va al largo. Porto Giunco è una spiaggia tropicale al centro del Mediterraneo, una delle più famose dell’Isola e più belle in Italia, come sancito dagli utenti di TripAdvisor, oltre che da riviste specializzate. Il fondale bassissimo e sabbioso è ideale per famiglie con bambini. Allo scenario incantevole contribuisce la posizione dell’insenatura, incastonata tra promontori che fungono da naturale difesa dai venti.

Cala Cipolla – Un'incantevole lingua di sabbia fine e dorata, racchiusa fra due promontori di granito rosa che si allungano verso il mare a formare una piscina naturale. Alle spalle dune sabbiose con vegetazione mediterranea e un bosco di pini e ginepri. Cala Cipolla ha un aspetto caratteristico e conserva una natura solitaria e selvaggia: è una delle spiagge più suggestive di Chia, nel territorio di Domus de Maria, a tre quarti d’ora da Cagliari. Si trova poco a est del promontorio di Capo Spartivento, sormontato da un faro, raggiungibile tramite un sentiero.

Santa Margherita di Pula – Santa Margherita è una perla del sud Sardegna, simbolo di Pula, che si estende verso ovest sino a un’altra meraviglia isolana, la costa di Chia (nel territorio di Domus de Maria). Santa Margherita di Pula è composta da una serie di baie e spiagge, quasi senza soluzione di continuità, intervallate dagli scogli di piccoli promontori, che assumono nomi diversi (tra cui Cala Marina e Cala Bernardini) a seconda della zona che occupano e dove si affacciano numerosi resort di lusso, tra i più rinomati dell’Isola e meta ogni anno di personaggi dello spettacolo, del cinema, dello sport e dell’alta finanza.

Spiagge della Costa Est

Cala Ginepro – Cala Ginepro è un piccolo gioiello d’Ogliastra, contigua al lunghissimo Lido di Orrì, alla base del promontorio di punta Muxi, nel territorio costiero di Tortolì. La cala deriva il nome da una piccola pineta di ginepri dalle forme particolari a ridosso del litorale, che offre riparo nelle ore più calde, nonché un’area pic-nic. È chiamata anche “il golfetto”, perché chiusa, quasi abbracciata, da due scogliere.

Cala Liberotto – Cala Liberotto è a circa 14 chilometri dal centro abitato di Orosei: una baia smeraldina con un fondo di sabbia dorata a grani grossi, abbracciata da rocce chiare. Non lontano dalla riva, tre grandi scogli, raggiungibili grazie al fondale basso, affiorano dall’acqua dando alla caletta un aspetto esotico. Alle spalle appare lo stagno di sos Alinos, bordato di canne e agavi, rifugio ideale per uccelli acquatici, che scelgono questi anfratti per nidificare. Nella vegetazione mediterranea circostante spuntano anche le forme tondeggianti e il rossore estivo dei fichi d’India, palme nane e cespugli di mirto che profumano l’arenile.

Cala Luna – Una delle meraviglie del golfo di Orosei e di tutto il Mediterraneo, scelta come set per un cult del cinema italiano. Cala Luna è un’insenatura intagliata tra le falesie con al centro un’abbagliante striscia di 800 metri di sabbia finissima e dorata che s’immerge nel mare limpido dalle tonalità azzurre. Il suo fondale, basso nei primi metri, diventa rapidamente profondo, apprezzato da appassionati di snorkeling, immersioni e pesca subacquea. La cala dai tratti polinesiani sorge nella foce del rio Illune, torrente che per millenni ha scavato un lungo canyon, la codula di Luna. 

Cala Goloritzè (Archivio L'Unione Sarda)
Cala Goloritzè (Archivio L'Unione Sarda)
Cala Goloritzè (Archivio L'Unione Sarda)

Cala Goloritzè – L’incontaminata e selvaggia Cala Goloritzé, testimonial di Baunei, è uno dei tratti costieri del golfo di Orosei dove mare e montagna si incontrano in perfetta armonia. Il fondale è di una trasparenza surreale, le acque turchesi sgorgano da sorgenti carsiche sottomarine, rocce marmoree modellate dal tempo affiorano dal mare: un arco naturale e la celebre guglia di Monte Caroddi, a forma di piramide. Dall’alto dei suoi 143 metri svetta su un luogo identificato come suo simbolo. Attorno imponenti falesie alte 500 metri ricoperte da macchia mediterranea che profuma l’aria. Alle spalle, una foresta di lecci e corbezzoli.

Porto Frailis – Un’incantevole caletta ad arco a sud di capo Bellavista, fatta di sabbia sottile di un colore tra l’argento e il dorato, incastonata tra scogli granitici levigati e quasi piatti, su cui si infrangono acque cristalline e trasparenti di un colore azzurro cangiante per i giochi di luce creati dal sole. Porto Frailis è una piccola – circa 200 metri di arenile - e bella spiaggia ad appena un chilometro da Arbatax, il porto di Tortolì, riservata, protetta dai venti e sorvegliata dalla torre di san Gemiliano. La limpidezza del mare, sostenibilità e servizi adeguati intorno le sono molto spesso valse il riconoscimento della Bandiera Blu della Fee (Foundation for environmental education).

Spiagge della Costa Ovest

Piscinas – Una meravigliosa oasi lontana da tutto: imponenti e sinuose dune di sabbia fine, calda e dorata, alte fino a 60 metri, modellate dal maestrale, si estendono dall’entroterra per vari chilometri sino a tuffarsi nel mare azzurro, sconfinato e lucente. Piscinas, “gioiello” della Costa Verde - nel territorio di Arbus –, è stata inserita tra le più belle del mondo da National Geographic. All’orizzonte azzurro del mare e del cielo si fondono, mentre le dune di sabbia brillante, dichiarate patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, si mescolano ai colori della macchia mediterranea. 

Pan di Zucchero (Archivio L'Unione Sarda)
Pan di Zucchero (Archivio L'Unione Sarda)
Pan di Zucchero (Archivio L'Unione Sarda)

Pan di Zucchero – Incantevole la spiaggia di Masua, davanti alla quale si staglia il Pan di Zucchero, un faraglione calcareo alto 133 metri: è uno dei monumenti naturali più imponenti e spettacolari dell’Isola, simbolo della costa di Iglesias. Il nome deriva dalla somiglianza con il celebre Pão de Açúcar della baia di Rio de Janeiro e ha sostituì già nel XVIII secolo l’originario nome sardo Concali su Terràinu. Si raggiunge in gommone o barca dalla magnifica insenatura di Masua, frazione costiera iglesiente distante due chilometri e mezzo.

Scivu – Una striscia di tre chilometri di finissima e soffice sabbia dorata, detta “parlante” per via dell’eco che emana camminandoci sopra, interrotta soltanto da una piccola scogliera. A ridosso, si distendono dune punteggiate di ginepri, lentischi, ginestre e gigli di mare. Ai fianchi e alle spalle è contornata da alte rocce rossastre coperte da una profumata coltre di macchia mediterranea, che scende dalle montagne al mare. Scivu è uno dei tratti più incantevoli della Costa Verde, nel territorio di Arbus, centro del Medio Campidano.

Mal di Ventre – In origine era Malu Entu, oggi è Mal di Ventre. Forse un’errata traduzione o interpretazione. Il nome le fu attribuito per i persistenti venti, maestrale su tutti, che rendono spesso pericolosa la navigazione dalle sue parti. Eppure, resti di un nuraghe, altri ruderi e pozze per la raccolta di acque dimostrano che l’isola fu abitata. Raggiungibile dai porti del golfo di Oristano, dista cinque miglia da Capo Mannu e fa parte dell’area marina della penisola del Sinis, nel territorio di Cabras, in cui rientra anche il vicino scoglio Catalano.

Is Arutas – Is Arutas è la spiaggia più celebre dell’area marina della penisola del Sinis, nota come “spiaggia dei chicchi di riso” per forma e consistenza dei granelli. È il gioiello del territorio di Cabras, il cui abitato dista circa 14 chilometri, una spiaggia spesso inserita ai vertici delle classifiche internazionali: gli esperti di Vanity Fair Travellers la scelsero nel 2013 tra le più belle al mondo.
(Unioneonline/D)

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