Un antico borgo del centro Sardegna che si inerpica a quasi 900 metri d’altitudine nel versante occidentale del Gennargentu. A Desulo si possono ammirare il fascino della natura e la ricchezza delle tradizioni secolari e godere di suggestivi itinerari di trekking, anche trekking nei dintorni di Desulo.

Gli stretti viottoli del centro storico sono racchiusi da case in scisto con ingressi e finestre contornati d’azzurro: tre rioni, Issiria, Ovolaccio e Asuai, compongono il borgo, abitato da quasi 2400 residenti. Si può ammirare l’elegante costume tradizionale, ricamato con tessuti preziosi, come velluto, damasco e scarlatto (panno di lana rosso). I suoi colori sono vivissimi: secondo tradizione, rosso, blu e giallo sono un riferimento alle tre regioni barbaricine (di Ollollai, Belvì e Seulo).

Tra gli edifici religiosi, di particolare pregio architettonico e artistico è l’antica parrocchiale dedicata a Sant’Antonio Abate, patrono del paese, festeggiato a metà gennaio con l’accensione dei fuochi in suo onore. Irrinunciabili sono anche le visite alla casa-museo Carta e a quella di Antioco Casula, famoso poeta sardo della prima metà del XX secolo, dove è allestito il museo etnografico di Montanaru. Qui sono esposti abiti tradizionali, attrezzi usati nelle attività produttive e la biblioteca del poeta.

Ogni anno, ai poeti sardi viene assegnato un premio letterario a lui intitolato, in occasione dell’evento “La Montagna Produce”, tappa desulese di Autunno in Barbagia 2024. Un appuntamento durante il quale si ammirano le eccellenze artigiane, in particolare derivanti dalla lavorazione del legno, e si gustano le prelibatezze enogastronomiche.

Escursioni a Desulo o vicino a Desulo? Dal passo di Tascusì, considerato il valico automobilistico più alto della Sardegna (circa 1250 metri), si parte fino alle vette più alte della Sardegna: Bruncu Spina (1829 metri) e Punta La Marmora (1834). Lungo il percorso si incontra il rifugio intitolato al generale Lamarmora che scrisse i resoconti dei suoi viaggi del XIX secolo. Nel territorio desulese si trovano tracce risalenti al Neolitico, come testimoniano le domus de Janas di Occile, e all’età nuragica: vicino al paese c’è Ura de sole, il nuraghe “più alto” dell’Isola (1330 metri), e la tomba di Giganti sa Sedda ‘e s’Ena.

Maggiori info sul programma di Autunno in Barbagia 2024 sul sito cuoredellasardegna.it e sulla pagina Facebook ufficiale.

(Unioneonline)

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