Baradili è un paesino dell’Oristanese di meno di cento abitanti (con tasso di natività vicino allo zero), che si distende vicino alla Giara, nelle colline della Marmilla, contornate da vigneti, oliveti e mandorleti, da cui si ottengono ottimi vini, oli e dolci. Tra i piccoli borghi è uno dei più belli.

Il comune – Il meno popoloso tra i comuni della Sardegna e uno dei meno abitati comuni in Italia, conserva inalterate tradizioni e bellezze naturalistiche e archeologiche. L’aspetto è di un borgo medioevale con numerose antiche case a corte – fra cui monte Granatico, casa Usai e casa Lavra - che a causa dello spopolamento rischia di diventare, nel giro di pochi decenni, un villaggio fantasma.
La storia – Nel 1927 fu aggregato al limitrofo Comune di Baressa, dal 1958 è nuovamente autonomo. Il primo documento scritto che attesta Baratuli è del 1342, ma è probabile che la sua origine fosse di epoca romana, che ha lasciato tracce in varie zone. In particolare a Cibixia ci sono le fondamenta di un grande edificio, diviso in 25 vani, forse destinato a bagni. Secondo tradizione, il paese sarebbe stato edificato sopra un nuraghe dal quale pare si riuscisse a vedere in lontananza l’imponente fortezza di su Nuraxi di Barumini. Il suo territorio fu abitato fin dall’età del Bronzo, come testimoniano altri nuraghi: il più importante è il monotorre Candeu. Vicino al monumento preistorico si trova una fontana (anch’essa nuragica), scavata nella roccia e ricostruita nei secoli successivi. L’acqua è oggi usata nella parrocchiale di santa Margherita martire, che, risalente al XVIII secolo e completata nel 1935, ha subito numerosi restauri.

Come arrivare – Baradili si può raggiungere comodamente in auto. In treno si arriva a San Gavino Monreale, a circa 20 chilometri, o a Oristano, a circa 32 chilometri. In stazione è possibile usufruire di bus e di servizi navetta per arrivare a Baradili. L’aeroporto più vicino a Baradili e quello di Cagliari, situato a circa 54 chilometri.

Cosa vedere – Cosa vedere a Baradili? Visitare Baradili è un must del turismo in Marmilla. Baradili custodisce pregevoli statue lignee di vari santi, tra cui un sant’Antonio da Padova con il bambino in piedi. In onore della patrona protettrice dei bambini si celebrano due feste all’anno: sa festa manna; la principale, a fine maggio, e Santa Mragaida agattada (trovata) o de is cruguxionis (ravioli) a metà luglio, a cavallo di due domeniche. Alla celebrazione è legata la sagra del raviolo. Attorno al paese, ci sono due chiese rurali, Santa Maria e Santa Restituta, il parco comunale, attrazione di un borgo sereno e silenzioso, e tanti siti archeologici, della Giara e del monte Arci.

(Unioneonline/D)

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