Non solo tombola e carte. Uno dei giochi tipici della tradizione sarda di Natale è su barralliccu. Ecco di cosa si tratta.

La storia – Su barralliccu è un gioco antichissimo ed era conosciuto anche nel mondo greco, in quello ebraico e in epoca latina. Ne esistono versioni non solo in Sardegna (in particolare nel Campidano), ma anche in Friuli e in Germania.

Come è fatto su barralliccu – Su barralliccu è una specie di trottola, con una “testa” in legno a più facce (una sorta di dado), dentro cui è infilato un perno di ferro con una estremità a punta che fuorisce dalla parte in legno, mentre l’altra estremità fa da manico. Oppure dado, punta e manico possono essere realizzati interamente in legno. 

Sulle facce di legno sono incise alcune lettere: la T che indica "tottu", cioè "tutto"; la M che indica "mesu" (o "mitadi"), cioè "metà"; la N che significa "nudda", cioè "nulla"; la P che sta per "poni", cioè "metti".

Le regole del gioco - Si gioca con due o più partecipanti.

Ogni giocatore mette sul piatto la sua posta, poi su barralliccu viene fatto ruotare da chi è di turno con le dita come una trottola, su un tavolo o sul pavimento.

Quando la trottola si fermerà, mostrerà una delle quattro lettere e chi è di turno dovrà eseguire l’azione corrispondente: prendere tutto il piatto oppure la metà, puntare di nuovo o restare a bocca asciutta. 

Su barralliccu nella tradizione popolare – Su barralliccu è uno dei giochi tipici della tradizione del Natale in Sardegna, soprattutto nella zona di Cagliari e più in generale nel Campidano. Solitamente si gioca in occasione di sa Notte ‘e Xena, coinvolgendo grandi e piccini.

Su barralliccu, alcune curiosità sull’antico gioco sardo – Spesso, in occasione delle riunioni di famiglia per le feste di Natale si gioca a su barralliccu mettendo in palio monete. Ma in origine la posta era “in natura”, con i partecipanti che puntavano a ogni giro castagne oppure noci.

(Unioneonline/l.f.)

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