La leggenda sarda del Monte Ortobene e il tesoro nascosto
L’antica storia del contadino che cercando il suo carro s’imbatté nell’oro di un re maledetto dal diavoloIl Monte Ortobene (Foto Sardegna Turismo)
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Tra i tanti luoghi protagonisti delle leggende di Sardegna c’è anche la Barbagia, terra ricca di tradizioni e di folklore che affondano le loro radici lontano nel tempo.
Il fascino leggendario del Monte Ortobene – Una delle storie antiche barbaricine più suggestive e conosciute è sicuramente quella che ha come teatro un luogo particolarmente affascinante, anche dal punto di vista naturale e paesaggistico: il Monte Ortobene. Il protagonista di questa vicenda è un contadino di Marreri, che ha appena dato fondo ai suoi risparmi per comprare un carro nuovo e due buoi per trainarlo.
La scomparsa del carro e l'inizio della ricerca – Dopo l’impegnativo acquisto, il contadino passa una notte sofferta, tra insonnia, incubi e presagi. E quando si alza al mattino scopre che il carro nuovo e i buoi sono scomparsi. Dunque chiede agli altri contadini della zona di dargli una mano per ritrovarlo e quelli accettano. Tutti riempiono di cibo le loro bisacce e poi iniziano una frenetica ricerca in tutte le campagne. Del carro però non c’è alcuna traccia, fino a che il contadino e i suoi compagni non arrivano nella zona del Monte Ortobene. Qui notano sul terreno i segni delle ruote del carro e iniziano a seguirli. A un certo punto, però, giunti nei pressi di Mamudine, la strada si fa sempre più impervia e pericolosa. «Impossibile che il mio carro sia passato di qui», pensa il contadino. Alla fine però decide di proseguire da solo, lasciando i suoi compagni ad attenderlo.
La scoperta del tesoro e la maledizione del diavolo – Dopo aver sorpassato la parte più difficile del percorso, il contadino scopre che la via si fa sempre più agevole. A un certo punto, anziché il carro, trova una gallina con alcuni pulcini lucenti, che paiono d’oro. Prosegue nella ricerca e alla fine trova un immenso tesoro fatto proprio di monete d’oro. Incantato, svuota la sua bisaccia del cibo che si era portato dietro e la riempie di monete. Poi, dimenticandosi del carro, inizia a correre indietro, verso i compagni che lo stanno aspettando, per raccontare loro il prodigio a cui ha assistito e mostrare loro le monete.
Ma il malcapitato – racconta la leggenda – non sa che quello in cui si è imbattuto è il tesoro di un antico re maledetto dal Diavolo. E all’improvviso appaiono due cani inferociti, che azzannano le corde della bisaccia e gliela strappano via, nonostante i suoi tentativi di resistenza.
Quando infine giunge dai compagni, il contadino non solo non ha il carro, ma non ha più nemmeno la bisaccia con i viveri e neanche le monete d’oro.
Si narra che il malcapitato, una volta tornato a casa si sia ammalato di una grave febbre e siamo morto. E che il tesoro sia ancora lì, nella zona di Mamudine, assieme al carro sparito, alla gallina con i pulcini lucenti e alla montagna di monete d’oro maledetta dal demonio.
(Unioneonline)