Calcio sassarese in lutto. Questa notte, dopo lunga malattia, è morto Martino Venusti, 81 anni, ex ispettore delle poste in pensione. Tutti gli appassionati di calcio, e non, lo ricordano in panchina come allenatore.

Ha infatti guidato e spesso portato al successo svariate squadre dilettantistiche del capoluogo. Gemini, Villa Gorizia. Logudoro, Atletico, Olimpia, solo per citarne alcune.

Martino Venusti era un allenatore di vecchio stampo e amava il calcio privo di fronzoli. Prediligeva il modulo all'italiana, marcature rigide e contropiede. Maestro nella gestione dello spogliatoio, si affidava spesso ai senatori, ma al momento opportuno sapeva lanciare i giovani più meritevoli.

Da uomo di sani principi, pretendeva disciplina e allo stesso tempo trattava i suoi giocatori come figli. Celebri i suoi aforismi: "Quando l'area è spazzata non ci piove dentro", "undici siamo noi, undici sono loro e poi c'è uno che fischia".

Ai suoi terzini, nella marcatura, raccomandava: "Seguilo anche quando va a lumache", anche se in realtà questa è la traduzione dal sassarese "pissighiru puru candu anda a ciogga".

Martino Venusti era conosciuto per la sua proverbiale scaramanzia. In panchina indossava sempre un grosso maglione di lana rossa, anche nelle calde giornate di maggio inoltrato. Era davvero impossibile non volergli bene. Con Martino Venusti se ne va un pezzo di calcio che non c'è più. Infatti il mondo del pallone, spesso tutto lustrini e tatuaggi anche nei dilettanti, da tempo non aveva avuto più bisogno dei servigi del vecchio mister.

Lascia sua moglie Franca e tre figli. I funerali si svolgeranno domattina alle 11 nella chiesa di Li Punti a Sassari. Tanti suoi ex ragazzi gli renderanno il giusto omaggio.
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