Allo Juventus Stadium la prima partita "fantasma" di questa strana stagione calcistica. La Juventus e la squadra arbitrale ci sono, presenti anche 11 tifosi, non il Napoli: la squadra partenopea, infatti, non è partita dal capoluogo campano, mentre per la Lega non c'erano le condizioni per rinviare la partita. Ronaldo e compagni hanno aspettato nel tunnel degli spogliatoi. Dopo i 45 minuti da regolamento l'arbitro Doveri ha decretato il triplice fischio finale per mancanza della squadra avversaria.

"Abbiamo dei protocolli che sono molto chiari. Si sa esattamente cosa fare, andare in isolamento fiduciario presso una struttura concordata con la Asl e questo ci permette di giocare le partite. Il protocollo è stato studiato dalla Federazione col governo. E' un documento vivo, l'importante è avere lo spirito di lealtà sportiva. De Laurentiis mi aveva chiesto un rinvio, ma io rispetto i regolamenti", ha detto il presidente della Juve Andrea Agnelli.

Il Napoli è rimasto in isolamento. La squadra di Gattuso va in ritiro a Castel Volturno dove trascorrerà la quarantena disposta dalla Asl dopo la positività di Elmas e Zielinski. Lunedì mattina nuovo tampone per tutti.

0-3 A TAVOLINO? - Si rischia dunque lo 0-3 a tavolino, visto il comunicato con cui la Lega ha precisato che la partita era da giocare: "La Lega Serie A conferma che la gara Juve-Napoli, valida per la terza giornata di Serie A Tim, resta in programma per il 4 ottobre alle 20.45", ha fatto sapere sabato sera. E domenica ha nuovamente chiarito: "Secondo i protocolli, la partita va giocata".

IPOTESI RINVIO - Il punto è che, come hanno precisato fonti della Regione Campania, la Asl applica le leggi nazionali sul contact tracing e l'isolamento, la Lega il suo protocollo, che è stato approvato da governo e Cts. "Escludiamo - viene chiarito - conversazioni in merito alla vicenda tra il governatore De Luca e De Laurentiis".

La stessa Asl oggi ha ribadito: "Si ritiene non sussistere le condizioni che consentano lo spostamento in piena sicurezza dei contatti stretti. Pertanto, per motivi di sanità pubblica, resta l'obbligo dei contatti stretti di rispettare l'isolamento fiduciario presso il proprio domicilio".

Il 3-0 a tavolino tuttavia è probabile ma è tutt'altro che scontato. Pietro Lo Monaco, consigliere della Figc ha detto che si va verso un "rinvio a data da destinarsi". D'altronde, ha aggiunto, "la circolare del 2 ottobre della Lega Calcio parla chiaro, il provvedimento della Asl è legittimo".

Nella circolare si legge infatti che se entrambe le squadre hanno 13 giocatori a disposizione si gioca, "fatto salvo eventuali provvedimenti delle autorità statali o locali", come può essere appunto il provvedimento della Asl di Napoli. D'altronde lo stesso Cts questa sera ha spianato la strada al rinvio con una nota, in cui si legge che "la responsabilità dell'Autorità Sanitaria Locale competente".

I MINISTRI - "Meno calcio, più scuola. Juve-Napoli non si gioca", ha detto senza mezzi termini il ministro della Salute Roberto Speranza. Ed è intervenuto anche il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, specificando che le decisioni sportive "spettano alla Lega" ma invitando a far prevalere "l'interesse superiore della salute su qualsiasi logica o interesse di parte".

LE ALTRE - Intanto il resto della Serie A, Genoa-Torino e Juve-Napoli a parte, continua. Ecco i risultati della terza giornata, con Milan e Atalanta che restano uniche squadre a punteggio pieno, ma potrebbero essere raggiunte dal Napoli.

Fiorentina-Sampdoria 1-2 (Quagliarella su rig., Vlahovic, Verre)

Sassuolo-Crotone 4-1 (Berardi, Simy su rig., Caputo su rig., Caputo, Locatelli)

Udinese-Roma 0-1 (Pedro)

Atalanta-Cagliari 5-2 (Muriel, Godin, Gomez, Pasalic, Zapata, Joao Pedro, Lammers)

Benevento-Bologna 1-0 (Lapadula)

Lazio-Inter 1-1 (Lautaro Martinez, Milinkovic Savic)

Parma-Verona 1-0 (Kurtic)

Milan-Spezia 3-0 (Leao, Hernandez, Leao)

(Unioneonline/L)
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