Il Covid ferma il big match della terza giornata di Serie A, e non è una decisione del mondo del calcio.

La Asl di Napoli ha bloccato la partenza dei partenopei per Torino dove è in programma il match contro la Juventus di domenica sera, che a questo punto dovrà inevitabilmente essere rinviato. I dirigenti del Napoli erano già in aeroporto quando è arrivato il blocco della Asl Napoli 1, che ha disposto per giocatori e staff tecnico l'isolamento fiduciario e la quarantena di 14 giorni. I calciatori potrano uscire solo per gli allenamenti.

Ma la Juventus fa sapere che "la prima squadra scenderà in campo per la gara Juventus – Napoli domani alle 20.45, come previsto dal calendario della Lega di Serie A".

Un caso, quello odierno, che stimolerà una riflessione sul protocollo di sicurezza della Lega Serie A. In base a quest'ultimo infatti la partita andrebbe giocata (basta avere 13 giocatori disponibili), dunque il Napoli rischia lo 0-3 a tavolino ma potrebbe fare tranquillamente ricorso viste le cause di forza maggiore che non hanno consentito alla squadra di andare a Torino. Per questo la Lega non ha ancora comunicato ufficialmente il rinvio del match. Ma se i casi del genere si moltiplicassero, cosa potrebbe accadere?

I NUOVI CONTAGI - Il Napoli ha tre casi di positività dopo la partita col Genoa, la squadra ligure dove un maxi focolaio ha fatto emergere 19 contagi. Nella squadra campana sono risultati positivi un collaboratore e i due calciatori Elmas e Zielinski.

Oggi anche la Juve si è messa in isolamento fiduciario. Il club bianconero ha fatto sapere che è emersa la positività di due membri dello staff. "Questa procedura permetterà a tutti i soggetti negativi di allenarsi e giocare la partita", aveva precisato in una nota la società, prima che la Asl bloccasse la partenza del Napoli per Torino.

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata