Joao Pedro nove gol in campionato e terzo nella classifica cannonieri dietro a Immobile e Lukaku. Cristiano Ronaldo sei, Milik cinque Mertens quattro. Alzi la mano chi lo avrebbe detto dopo quindici giornate: probabilmente nessuno.

Un rendimento straordinario quello del numero dieci rossoblù che si è preso sulle spalle la squadra sopperendo all'assenza del bomber principe, Leonardo Pavoletti (18 reti in tutte le competizioni nel 2018-2019) out fino a marzo dopo l'infortunio al ginocchio rimediato alla prima giornata contro il Brescia.

Numeri eccezionali quelli di "Meravigliao" a cui se ne aggiungo altri, stavolta riguardanti il club, che fanno sognare nell'anno del Centenario e mezzo secolo dopo lo storico scudetto. Un dato su tutti: soltanto una volta nella sua storia in Serie A il Cagliari ha collezionato sette vittorie nelle prime tredici partite di campionato, ed era proprio la stagione del titolo 1969/70.

E poi c'è da sottolineare la quinta miglior difesa del torneo (solo 17 reti subite), un attacco straordinario (29 realizzazioni complessive) e la sensazione che possa succedere davvero di tutto in qualsiasi partita. Chiedere all'Atalanta, strapazzata a Bergamo, o alla Fiorentina di Montella stesa 5-2 alla Sardegna Arena.

E Nainggolan? Quattro gol in undici presenze, stessa media del suo anno top. Era il 2016-2017 quando ai tempi della Roma terminò l'annata con 11 gol in campionato (quattordici complessivi contando anche la Coppa Italia).

Quattro come i gol rifilati alla Sampdoria, quattro come i successi di fila in casa, quattro come il numero di maglia del Ninja. Nel giorno delle quattrocento vittorie in Serie A.

(Unioneonline/M)
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