Il giudice sportivo ha deciso di non sanzionare il Cagliari per i presunti "buu" indirizzati all'attaccante dell'Inter Romelu Lukaku, nella sfida disputata tre settimane fa alla Sardegna Arena.

"Nelle fasi antecedenti il calcio di rigore, e solo in quell'occasione - scrive il giudice -, si sono levati cori, urla e fischi nei confronti di Lukaku" e "sono stati percepiti alcuni versi da parte di singoli spettatori che però non sono stati intesi dal personale di servizio, né dai collaboratori della Procura Federale, come discriminatori a causa dei fischi e delle urla sopra menzionati".

"Il giudice sportivo, vista la propria ordinanza istruttoria e la nota della Procura Federale - è scritto in un comunicato della Lega calcio -; considerato che il responsabile dell'Ordine pubblico ha fatto conoscere che la Questura di Cagliari ha segnalato che nelle fasi antecedenti il calcio di rigore, e solo in quella occasione, dal settore 'Curva Nord', abitualmente occupato dalla tifoseria di casa, si sono levati cori, urla e fischi nei confronti dell'atleta avversario Lukaku che si apprestava ad effettuare il tiro da rigore e che in tale circostanza dalla zona posta a sinistra guardando la porta sono stati percepiti alcuni versi da parte di singoli spettatori che però non sono stati intesi dal personale di servizio, né dai collaboratori della Procura federale, come discriminatori a causa dei fischi e delle urla sopra menzionati".

"Ritenuto, in ogni caso, che non possono essere integrati i presupposti, in termini di dimensione e reale percezione, prescritti dall'art. 28 comma 4 CGS per la punibilità a titolo di responsabilità oggettiva delle condotte in questione; delibera di non applicare sanzioni a carico del Cagliari", si legge ancora nel comunicato.

(Unioneonline/F)
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