Il 21 ottobre dovrebbe partire per il Banco di Sardegna la Champions, la massima competizione europea per club della Fiba. Condizionale d'obbligo, perché il match al PalaSerradimigni contro i turchi del Galatasaray vive sotto la minaccia del Covid-19. Come tutte le gare delle coppe europee.

In EuroCup i francesi del Bourg-en-Bresse hanno diversi positivi in squadra e non riescono a mettere insieme 8 giocatori per andare a Venezia. Gli verrà data la sconfitta a tavolino per 20-0, così come il giudice sportivo ha già fatto nei confronti del Cedevita che per un positivo ha rinunciato alla trasferta in Turchia col Bursa.

In Euroleague i russi dello Zenit non prenderanno parte alle due trasferte spagnole (Vitoria e Valencia) per lo stesso motivo.

La Champions ha disputato due settimane fa le Final 8, che hanno visto il successo del San Pablo Burgos, la formazione che ha eliminato proprio la Dinamo. Ma si è giocato nella "bolla" di Atene. Invece la stagione regolare prevede gare di andata e ritorno con viaggi da una nazione ad un'altra. E questo triplica i rischi di contagio, oltre che i disagi.

La squadra di Pozzecco è nel girone con una formazione turca (Galatasaray), una spagnola (Tenerife) e una danese (Bakken Bears). La situazione più grave è quella spagnola, anche se le isole Canarie sono meno colpire rispetto al Continente. In ogni caso i contagi stanno aumentando un po' dappertutto, Italia compresa, e quindi è impossibile prevedere la situazione al 21 ottobre e nei mesi successivi, anche per la disparità tra una nazione e un'altra.

Sarebbe stato più opportuno saltare per un anno le coppe europee, o farle iniziare qualche mese dopo, quando il quadro della situazione europea era più chiaro.
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