Se c'è una squadra che ha spesso dato dispiaceri a Sassari è proprio Cantù. Il bilancio in trasferta parla di 13 sconfitte e un solo successo: 86-76 nella stagione 2015/16 con ancora Meo Sacchetti in panchina e in campo Haynes (21 punti) ed Eyenga (6) che vennero poi tagliati.

Domani alle 20.30 si gioca a Desio e non al Pianella di Cucciago, palazzetto piccolo e infernale dove negli anni è stato tollerato di tutto, compreso un allagamento del parquet quando la Dinamo edizione 2012/13 stava per ottenere la quarta e decisiva vittoria dei quarti scudetto.

Grida ancora vendetta quella serie, con la sconfitta in gara sette e l'ennesima tripla della vittoria finita sul ferro. Così come quel successo di Cantù a Brindisi con tripla di Thomas finale che escluse dalla Coppa Italia una Dinamo (guidata da Pasquini) rea però di avere perso contro Pesaro.

Questa volta la squadra di Esposito ha il destino nelle proprie mani: se vince è matematicamente sesta e di nuovo nella Final 8. Se perde deve aspettare una sconfitta di Trieste o di Bologna.

Non sarà però facile perché Cantù a dispetto dei problemi societari è formazione imprevedibile. Dopo otto sconfitte di fila ha vinto le ultime due, contro Pistoia (100-79) e Torino (106-69) utilizzando il talento di giocatori come Gaines (19 punti di media), Jefferson (16 punti e 9 rimbalzi ad incontro), Udanoh (13 punti e 9 rimbalzi), Blakes (12 punti col 47% da tre) e un ex come Tony Mitchell (14 punti) che avrà ancora il dente avvelenato per la chiamata con taglio dopo due mesi in quella stagione 2015/16.
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