Durante i due mesi di clausura si è dovuto allenare sul cavallo meccanico nella sua casa di Bellinzago Novarese, al confine tra Piemonte e Lombardia, una delle aree più colpite dal coronavirus. Come i cavalli hanno ripreso a sgabbiare negli ippodromi, Dario Vargiu ha dimostrato perché ha vinto sette volte il frustino d'oro, vale a dire il titolo italiano di galoppo. Dal decimo posto nella classifica italiana con 10 corse vinte, è balzato di prepotenza alla vetta grazie a 22 successi nel giro di un mese, ai quali vanno aggiunti anche 44 piazzamenti.

Performance strepitosa quella di Dario Vargiu che ha sorpassato tutti vincendo ben quattro corse ieri all'ippodromo di Capannelle di Roma, riaperto finalmente al pubblico. Il jockey oristanese ha portato al successo Atacama, Santa Rita, Volpe Rossa e Baptism nella liste race Premio Botticelli. Vittoria doppiamente isolana perché il cavallo di tre anni è di proprietà della scuderia Del Giglio Sardo, detenuta al 50% da Giuseppino Biccai e Maurino Forma.
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