Attuale più che mai dopo le iniziative di Greta Thunberg, il tema del riscaldamento globale viene affrontato con ironia e divertimento dal comico Giobbe Covatta. L'artista tarantino di nascita, ma napoletano di adozione, sarà venerdì 24 gennaio al Teatro "Gavì Bal-lero" di Alghero con "6° (Sei gradi)".

Lo spettacolo, che inizia alle 20.30, è inserito nella rassegna "Teatri di Prima Necessità" a cura della compagnia Teatro d'Inverno.

Domenica 26 gennaio tappa al teatro di Sanluri (sempre alle 20.30) per la Stagione Tramontana organizzata da Abaco Teatro.

Il numero ha un forte significato simbolico: rappresenta l'aumento in gradi centigradi della temperatura del nostro pianeta. Lo spettacolo, scritto dallo stesso Covatta insieme a Paola Catella, propone un possibile futuro in diversi periodi storici nei quali la temperatura media della terra sarà aumentata di uno, due, tre, quattro, cinque e sei gradi. I personaggi che vivranno i queste epoche saranno i nostri discendenti (figli, nipoti o pronipoti che siano) ed avranno ereditato da noi il nostro patrimonio economico, sociale e culturale ma anche il mondo nello stato in cui glielo avremo lasciato. Certo l'uomo non perderà il suo ingegno, e Giobbe si diverte ad immaginare le drammatiche e stravaganti invenzioni scientifiche, sociali e politiche, che metteremo a punto per far fronte ad una drammatica emergenza ambientale e sociale.

Ne emergeranno personaggi di grande verve comica indaffarati a realizzare all'ultimo momento quello che noi avremmo dovuto fare da anni.

Allo spettacolo partecipa anche il musicista Ugo Gangheri.
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