L'incontro coraggioso e più che riuscito tra la più risalente musica tradizionale sarda e le sperimentazioni dell'elettronica contemporanea, ora alla prima nel capoluogo: domani alle 18:30 al Teatro Massimo andrà in scena "Tumbarinos in Dub", un progetto collaborativo firmato da Arrogalla e Tumbarinos de Gavoi e targato Medinsard, centro di produzioni musicali di Sardegna Concerti

Arrogalla, alias del producer Francesco Medda, non è nuovo agli incroci di etnica, folk e popolare con l'elettronica e soprattutto l'amato dub, e con gli strumenti antichi e i ritmi senza tempo dei Tumbarinos de Gavoi ha trovato una nuova frontiera per la propria musica. I paesaggi sonori disegnati insieme reinventano così la memoria, facendo respirare fianco a fianco beat e balli sardi, tra tumbarinos, pipiolus, organetti e vocalizzi in sardo che si intersecano con campioni, sintetizzatori e interferenze elettroacustiche. Una riscoperta delle radici, con una prospettiva rivolta al futuro, che valorizza quanto le sonorità tradizionali dell'Isola siano capaci di dialogare con le più recenti tendenze. 

L'universo delle produzioni musicali di Arrogalla vede ora brillare un nuovo capitolo con i Tumbarinos, in una carriera dalla versatilità notevole e dall'attività incessante, che lo ha portato in passato a ritrovarsi con Michela Murgia, Elena Ledda, Davide Toffolo (Tre Allegri Ragazzi Morti), e tanti altri. E sempre centrali restano le sonorità cosmopolite, come anche un discorso artistico identitario, che nell'autentica espressione popolare dei Tumbarinos trova il necessario contributo. 

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