Il fascino e il carisma sono quelli di un tempo, ma lo spirito pare invece ormai rassegnato all'avanzare dell'età: Alain Delon, 83 anni, ha ricevuto al Festival di Cannes la Palma d'oro per la sua lunga carriera costellata di successi.

Un riconoscimento che sino ad ora non aveva mai ricevuto, e che è stato solo parzialmente oscurato dalle polemiche innescate da un'associazione femminista americana, "Women and Hollywood", che aveva chiesto all'organizzazione di ritirare il premio per alcune dichiarazioni del passato, ritenute "sessiste e omofobe".

Accuse rispedite al mittente da Delon, che ha precisato di non essere contro i matrimoni gay ma ha rivendicato di aver schiaffeggiato nella sua vita qualche donna, e ignorate dal direttore del Festival Thierry Frémaux, che all'inizio della manifestazione ha chiarito: "Non gli diamo il Nobel per la pace, premiamo il suo percorso artistico".

Alain Delon sulla Croisette (Ansa)
Alain Delon sulla Croisette (Ansa)
Alain Delon sulla Croisette (Ansa)

Nell'incontro con il pubblico di domenica mattina a Cannes, il protagonista de "Il Gattopardo" ha voluto proprio omaggiare l'universo femminile: "Senza le donne che ho incontrato non sarei qui, sono loro che mi hanno fatto fare questo mestiere". Poi in serata alla consegna del premio, ricevuto dalle mani della figlia 26enne Anouchka , si è commosso fino alle lacrime, tra gli applausi della sala.

"Stasera più che la fine di una carriera - ha commentato il divo, che si è già ritirato dalle scene - per me è un po' la fine della mia vita. È difficile andarsene e devo andarmene, ma prima voglio ringraziare tutti i registi con cui ho girato ma soprattuto il pubblico, perché è il pubblico che fa le star".

In mattinata i toni erano stati decisamente più spavaldi e Delon aveva ammesso: "Le donne erano pazze di me e per loro ho sempre voluto essere il più bello, il più grande, il più forte: per leggerglielo negli occhi".

(Unioneonline/v.l.)
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