A Tunisi per estendere la collaborazione sulla tutela della biodiversità. Prende corpo in queste settimane il progetto Bestmedgrape per far crescere la collaborazione già avviata con alcuni Paesi del Mediterraneo dai ricercatori del Centro conservazione Biodiversità e del Centro servizi di Ateneo dell'Università di Cagliari anche ad Algeria, Giordania, Palestina ed Iran. A Tunisi si sono susseguiti in questi giorni numerosi incontri con gli organi dirigenti e i ricercatori di varie istituzioni di questi Paesi per mettere a punto le strategie di conservazione e valorizzazione non solo della flora autoctona, ma anche delle cultivar e delle razze locali del Mediterraneo in maggior pericolo d'estinzione.

Il docente

Gianluigi Bacchetta, docente di Botanica e direttore dell'Orto Botanico dell'Università, ha presentato le strategie del progetto all'Université de Carthage, all'Université de Manoubà, alla Banque Nationale de Genes di Tunisi e al National Research Institute of Rural Engineering, Water and Forestry.

«Plants, people, possibilities: sono queste le parole chiave delle azioni che portiamo avanti da circa vent'anni in collaborazione con numerosi enti di ricerca nordafricani e mediorientali impegnati nella conservazione e valorizzazione della diversità vegetale del Mediterraneo e più in particolare dei paesi del Maghreb e del vicino Oriente», ha spiegato Bacchetta.

La rete

Bestmedgrape fa seguito a Genmedoc e Semclimed (Interreg 3), due progetti grazie ai quali è stato possibile creare la rete Genmeda e realizzare importanti sinergie con le università del Marocco, Tunisia ed Egitto, mentre le azioni sono proseguite con il progetto Ecoplantmed ed è stato possibile negli ultimi anni creare tre nuove Banche del Germoplasma all'Università Mohamed V di Rabat (Marocco), all'Inrgref di Tunisi e all'Universitè di Beirut.

Obiettivi

Le finalità del progetto sono collegate alla conservazione delle risorse genetiche nelle banche del germoplasma, alla valorizzazione, con la coltivazione ecosostenibile ed equosolidale, finalizzata all'inclusione sociale delle categorie più fragili nei Paesi in via di sviluppo.

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