Il plurilinguismo e le minoranze linguistiche in Italia sono al centro di una serie di seminari di approfondimento che si svolgono in diverse città della penisola nell'ambito del progetto "Su sardu e sas àtera limbas de minoria" nato in occasione del ventennale della legge 482/1999 sulle minoranze linguistiche.

"Gli eventi - spiega Simone Pisano dell'Università Guglielmo Marconi di Roma - sono organizzati in collaborazione con Università e studiosi di linguistica, sono aperti a tutti e hanno un taglio divulgativo".

A Siena, nell'aula magna dell'Università per stranieri
A Siena, nell'aula magna dell'Università per stranieri
A Siena, nell'aula magna dell'Università per stranieri

Al termine degli appuntamenti curati dalla Fasi, la federazione delle associazioni sarde in Italia, si terrà il convegno internazionale "Plurilinguismo e pianificazione linguistica: esperienze a confronto" a Roma dal 16 al 18 ottobre.

Fra gli incontri più recenti ci sono stati quelli di Torino e Milano.

Palazzo Nuovo, Università di Torino
Palazzo Nuovo, Università di Torino
Palazzo Nuovo, Università di Torino

TORINO - Il primo, curato da Pisano, ha avuto come ambientazione un'aula dell'Università ed era indirizzato, sempre nel settore del plurilinguismo, all'area di riferimento, ossia il Piemonte.

"In questa regione - come hanno ricordato i relatori Matteo Rivoira (Università di Torino), Livio Gaeta (coordinatore del progetto ArchiWals, Università di Torino) e Aline Pons (Università di Torino) - sono concentrate alcune delle minoranze linguistiche tutelate dalla legge 482/99: quella germanofona dei Walser, quella occitana, quella francoprovenzale ma anche quella più propriamente francofona, considerato che un certo numero di cittadini ancora usa il francese non solo come lingua di cultura ma anche nell’interazione familiare".

Gaeta ha illustrato il corposo progetto di un dizionario della parlata Walser, tipica delle zone nord della regione, tramite il quale è possibile una ricerca di lemmi e di testi scansionati e inseriti in un grande archivio digitale reso disponibile a appassionati e studiosi attraverso la tecnologia informatica.

Passando in ambito occitano, il progetto del vocabolario "pratico" della lingua esposto da Aline Pons: si tratta della raccolta, valorizzazione e diffusione della parlata tipica per mezzo di termini legati alla tradizione e ai saperi tradizionali quali la preparazione dei piatti tipici della regione e delle lavorazioni agricole relative all’orticoltura, in quanto ambiti ancora fortemente ancorati alla lingua locale e dai quali è possibile ripartire per la sua valorizzazione.

Rivoira ha compiuto un excursus sull’antica lingua occitana, riferimento della cultura trobadorica del medioevo che ancora conserva importanti esempi in Piemonte.

Pisano infine ha illustrato alcune peculiarità storico-linguistiche della Sardegna, facendo dei rapidi ed equilibrati distinguo tra varietà letterarie e scritte della tradizione (affermatesi sin dall’XI sec.), le recenti proposte di standardizzazione e le varietà naturali diffuse nell’oralità.

A Milano, centro Copernico
A Milano, centro Copernico
A Milano, centro Copernico

MILANO - Nel capoluogo lombardo, il seminario - organizzato dal Centro sociale e culturale sardo in collaborazione con l'Università di Milano-Bicocca - si è svolto al Centro Copernico.

Dopo i saluti del presidente Giovanni Cervo, l'incontro è iniziato con l'esposizione di Gabriele Iannàccaro, tra i maggiori esperti di Pianificazione linguistica a livello internazionale, docente di Etnolinguistica all’Università di Milano-Bicocca, che ha delineato il panorama delle lingue di minoranza all’interno dello Stato italiano evidenziando anche come, in taluni casi, "alcune varietà linguistiche diffuse da secoli sul territorio della Repubblica, sebbene tipologicamente ben distinte dall’italiano, non abbiano ancora alcun tipo di tutela".

Il coordinatore del progetto Simone Pisano ha fornito qualche informazione sulla situazione del sardo e delle altre lingue di Sardegna, poi si è aperto il dibattito molto partecipato con i presenti.

L'incontro a Milano
L'incontro a Milano
L'incontro a Milano

Al termine del pomeriggio di studi, infine, sono stati trasmessi tre episodi (Altre scuole, Carnevale e Lo Spavento) del film documentario dell’antropologa visuale nuorese Monica Dovarch "S’Orchestra in limba" in cui uomini, donne e bambini raccontano la cultura, le leggende, i miti e le tradizioni della loro terra utilizzando la lingua madre (il tabarchino, l’algherese, il turritano e il gallurese).

(Unioneonline/s.s.)

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