Il profumo di un piatto di pasta con la bottarga. L’aroma inconfondibile di una scaglia di pecorino e di un bicchiere di vino alla giusta temperatura e dal colore ideale. Il piacere dei sensi che si lega a un pesce o ai frutti di mare. La vista di un dolce.

Si fa presto a parlare di gusto, soprattutto in questo periodo in cui l’ageusia - cioè la mancata o carente percezione delle sensazioni gustative - è purtroppo alla ribalta in quanto caratteristica dell’infezione da virus Sars-CoV2. Ma senza parlare di Covid-19, ricordiamoci che quando ci mettiamo a tavola, dobbiamo imparare a favorire la percezione degli alimenti sapientemente mescolati tra loro con tutti il nostro sistema dei sensi. In questo modo, la sensazione di quello che mangiamo - meglio se in dosi controllate e senza strafogarci - arriva al cervello.

Anche se può sembrare strano, infatti, è proprio il sistema nervoso che raccoglie i segnali che arrivano dalle papille gustative della lingua, le mescola con quanto "svelato" dagli altri sensi e quindi le elabora, dandoci la sensazione di piacere. Per questo, quando mangiamo, dobbiamo prenderci il giusto tempo e ricordarci che non siamo solo gusto, ma abbiamo cinque sensi che insieme concorrono a definire il piacere.

Il consiglio è valido soprattutto in queste giornate che ci avvicinano al Natale: complice il necessario distanziamento, corriamo il rischio di mangiare molto (e con scelte non proprio salutari) senza nemmeno provare il piacere della buona tavola. Imparare a "degustare" allenando il cervello a recepire quanto viene dagli alimenti può essere davvero un’opportunità da cogliere, in questo senso.

A ogni portata dedichiamo il giusto tempo in termini di aroma, con coinvolgimento dell’olfatto, di consistenza e temperatura, con il tatto che ci guida, la vista che si allena osservando i colori del piatto. In questo modo, sfruttando anche le tonalità cromatiche che più ci ispirano in una sorta di "dieta a colori" che comprenda ovviamente i vegetali di stagione, potremmo davvero diventare dei "degustatori".

Tutti i sensi principali contribuiscono a definire il gusto del cibo e del vino. Ma soprattutto occorre ricordare che durante i processi di scelta e consumo di un alimento o di una bevanda entra in gioco tutto il sistema nervoso centrale. Alleniamolo e la salute ci ringrazierà.

Federico Mereta
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