Botta e risposta a distanza (e al veleno) tra Beatrice Lorenzin e Matteo Salvini.

Casus belli, l'annunciata volontà dell'ex ministro della Salute, cresciuta politicamente in Forza Italia, poi confluita nel Nuovo centrodestra di Angelino Alfano e quindi fondatrice della lista di centro Civica popolare, di entrare ufficialmente nel Partito Democratico.

Una scelta, ipsa dixit, "per rafforzare i dem allargando il campo dei moderati, unico modo possibile per fermare Salvini".

Quest'ultimo, però, chiamato in causa, non ha mancato di dire la sua, parlando sarcasticamente, a proposito delle posizioni e della carriera politica della deputata (definita anche "ministro-sciagura"), di "alta politica".

Pronta però è stata la contro-risposta della Lorenzin: "Parla il grande esperto di scienza, dichiaratamente contro i vaccini".

Ma il segretario della Lega se l'è presa anche con Donatella Conzatti, parlamentare di Forza Italia che ha deciso di entrare nella neonata Italia Viva di Matteo Renzi. "Che vergogna questi cambi di poltrona. Senatrice non si vergogna nemmeno un po' di aver tradito la fiducia dei trentini?", la domanda polemica posta su Facebook dal numero uno del Carroccio.

E anche in questo caso la replica non si è fatta attendere: "Ho letto di un ex ministro di Milano che è stato eletto in Calabria alle ultime elezioni politiche con i voti di Forza Italia e ha poi fatto un governo con il M5S; che sugli sbarchi non ha trovato il sostegno neppure dai paesi di Visegrad; che si è giocato l'amicizia non solo dell'Europa brutta e cattiva ma pure di Putin e Trump; che ha seminato odio e rancore tra gli italiani sulla pelle dei migranti lasciati morire in mare", ha detto Conzatti.

Aggiungendo: "Mi auguro che i troppi cittadini caduti nell'inganno prendano al più presto coscienza del danno che questi predoni di democrazia e di futuro stanno provocando all'Italia".

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata