Stanno facendo il giro del mondo le immagini di alcune spiagge della zona di San Francisco, in California, invase da migliaia di "pesci" dalla forma alquanto ambigua.

Ma, al di là della malizia e dell'ilarità suscitate dalle foto sui social network, secondo alcuni scienziati quello che sta accadendo sui litorali interessati dal fenomeno (principalmente, spiega la stampa Usa, le aree di Bodega Bay e Monterei), sarebbe invece la spia di una situazione su c'è ben poco da sorridere.

Ma andiamo per ordine. Innanzitutto la definizione: quelli che sul web sono stati definiti "pesci-pene", in realtà non sono affatto pesci, bensì invertebrati, dal nome scientifico di Urechis caupo.

Vermi, insomma, di grosse dimensioni, che solitamente abitano sotto le sabbie oceaniche.

In Giappone e in Corea sono noti, mentre sulle coste americane sono meno conosciuti.

E ora le cause dell'invasione. A originarla il fatto che, negli ultimi anni, le tempeste si sono fatte sempre più potenti, a causa del cambiamento climatico, capaci di innescare violentissime mareggiate.

Risultato: gli Urechis vengono letteralmente strappati dal loro habitat e si ammassano sulle spiagge, come accaduto in questi giorni a San Francisco.

Un altro segnale, insomma, - l'ennesimo - degli sconvolgimenti ambientali in atto sul nostro Pianeta.

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata