"Non volevo uccidere nessuno, era la prima volta che prendevo un'arma in mano".

Lo ha detto Valerio Del Grosso, autore materiale dell'omicidio di Luca Sacchi, in una dichiarazione spontanea davanti al gip di Roma.

Sono anche le uniche parole proferite dal giovane romano, che si è avvalso della facoltà di non rispondere. Come il suo amico Paolo Pirino, anche lui arrestato nella prima tranche dell'indagine per aver partecipato quella sera all'aggressione davanti al pub John Cabot, allo scopo di impossessarsi dello zaino di Anastasia in cui c'erano 70mila euro.

È il giorno degli interrogatori di garanzia anche per Marcello De Propris (il ragazzo che ha fornito l'arma ai killer) e Giovanni Princi (amico di Luca, coinvolto nella compravendita di droga finita in tragedia), entrambi arrestati lo scorso 29 novembre.

Anche loro due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al giudice Costantino De Robbio.

Princi ha solamente affidato una dichiarazione al suo penalista: "Giovanni è addolorato per la morte del suo amico Luca a cui era molto legato. Per lui è stata una vicenda dolorosissima. So anche che i genitori di Princi sono sconvolti per quanto accaduto. Il mio assistito è scosso, è alla sua prima esperienza detentiva, potete immaginare come sta. Valuteremo il ricorso al Riesame dopo aver letto tutti gli atti", ha detto l'avvocato Massimo Pineschi.

Domani il gip sentirà anche Anastasia, la fidanzata di Luca sottoposta all'obbligo di firma e indagata per "tentato acquisto di stupefacente".

(Unioneonline/L)
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