Utili sì, per evitare che vestiti, scarpe e borse finiscano nel "secco", aumentando anche i costi. Ma a Iglesias i contenitori per la raccolta del tessile fanno discutere per la collocazione anche in alcune strade del centro storico.

E ora il Comune (come era successo qualche mese fa per le "fioriere spaziali") pensa a nuova sistemazione. A fare inorridire cittadini e commercianti sono, in particolare, i contenitori delle vie Sassari e Cavallotti.

Marinella Sestu, presidente dell'associazione culturale Logos e abitante del rione storico Sa Costera, non mette in dubbio l'utilità del servizio, ma contesta il luogo: "Quando mi sono affacciata alla finestra di casa e l'ho visto, all'angolo di via Sassari, ho sentito un colpo al cuore. Tutti i visitatori apprezzano il nostro centro storico, ma a volte sembra si faccia di tutto per deturparlo. Non mi piacciono le polemiche e mi ritengo molto tollerante, ma questa è una bruttura".

Critiche anche da parte di alcuni commercianti e dal consigliere Federico Garau (M5S), che dice: "Idea apprezzabile, ma fa sorridere come un abitante del centro storico, per effettuare una manutenzione o la modifica della propria casa, debba rispettare una serie di vincoli e parametri, mentre l'amministrazione possa deturpare il nostro patrimonio storico".

Il sindaco, Mauro Usai, non si sottrae all'autocritica: "Io stesso ho ricevuto segnalazioni da parte di alcuni cittadini. Abbiamo già dato disposizioni perché vengano spostati, ma è giusto non privare gli abitanti del centro storico di questo servizio".

Usai fa sapere che, in appena due mesi, la raccolta del tessile ha raggiunto quota 24 tonnellate: un quantitativo enorme che, altrimenti, rischiava di finire nel secco, con un aggravio dei costi. "L'obiettivo è proprio quello di risparmiare".
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