Iglesias non si dà pace per la morte della nonna di 67 anni, investita mentre accompagnava a scuola la nipotina. "Mancava così poco e sarebbero arrivate sul marciapiede", commenta Franco Carta, 73 anni, minatore in pensione, mentre legge il giornale nei pressi del mercato.

Proprio nella struttura di via Gramsci, Anna Maria Fois si vedeva spesso e tanti l'avevano vista anche il giorno prima della tragedia: dietro il bancone del box di uno dei tre figli, tutti macellai al mercato, come il marito Paolo Locci.

IL RICORDO - "La ricordo sorridente e sempre pronta a dare una mano a tutti - dice Marinella Sanna, 65 anni, casalinga - una nonna innamorata della sua nipotina. Quello che è accaduto ha sconvolto tutti». Un cordoglio sincero, da parte della città che oggi le darà l'ultimo saluto: il funerale sarà celebrato alle 16.30 nella chiesa di San Pio X, a Serra Perdosa, quartiere dove abita la famiglia di Anna Maria.

È anche lo stesso in cui, alle 8.10 di mercoledì, è avvenuta la tragedia. Via Pacinotti, la strada su cui si affaccia l'istituto Comprensivo "Costantino Nivola", dove la piccola frequenta la terza Primaria, non è molto distante da quella della chiesa, corso Colombo. Entrambe assai trafficate, larghe e, per molti, un lasciapassare al superamento dei limiti di velocità imposti dai cartelli e suggeriti dal buon senso. A chiarire se l'incidente sia stato causato anche dal superamento dei limiti (il conducente della Ford EcoSport sarebbe stato abbagliato dal sole e non avrebbe visto nonna e nipote attraversare) saranno gli agenti della Polizia locale (che, intanto, lo hanno denunciato per omicidio stradale).

Anna Maria Fois (archivio L'Unione Sarda)
Anna Maria Fois (archivio L'Unione Sarda)
Anna Maria Fois (archivio L'Unione Sarda)

POCA SICUREZZA - Ma il tragico episodio ripropone il tema della sicurezza nelle strade di Iglesias. È lo stesso don Giorgio Fois, parroco di San Pio X, a fare un nuovo appello all'amministrazione comunale perché renda più sicure le strade di Iglesias. "Oltre a esprimere grande dolore per la morte della nostra parrocchiana, e a mostrare vicinanza a tutti i familiari, mi sento in dovere di richiamare l'attenzione su una questione molto importante. È triste doverlo fare in momenti come questo, a tragedia già avvenuta, ma dobbiamo riflettere tutti: noi che usiamo la macchina e, talvolta, ignoriamo la segnaletica, ma anche il Comune cui spetta il dovere di garantire l'incolumità delle persone. Visto che i cartelli non bastano, bisogna pensare a sistemi che impongano di ridurre la velocità, come i dissuasori. Lo avevo già chiesto per il nostro quartiere, ora sollecito di nuovo per tutti i punti critici".

L'INTERROGAZIONE - Lo chiede anche il consigliere Luigi Biggio (FI), che ha presentato spesso interrogazioni e proposte in merito. "Oggi è il giorno del silenzio per la tragedia che ha scosso tutta la comunità. Da domani, però, sarà necessario svolgere un lavoro importante, a cominciare dalla commissione competente: è doveroso rendere le nostre strade più sicure".

Cinzia Simbula

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