Esce definitivamente di scena l'unico indagato per la morte del piccolo Andrea Cherchi, il bambino di Iglesias di quattordici mesi che aveva cessato di vivere, nell'ottobre dell'anno scorso, dopo un malessere durato alcuni giorni.

Il gip Ermengarda Ferrarese, accogliendo la richiesta presentata dalla stessa Procura (rappresentata dal pm, Andrea Massidda) ha disposto l'archiviazione del procedimento avviato nei confronti della pediatra Bruna Moi.

La professionista di Iglesias (assai conosciuta, oltre che per la professione, per l'impegno come consigliere comunale del M5S) era stata iscritta nel registro degli indagati con l'ipotesi di omicidio colposo, ma le risultanze medico legali (dalle quali è emerso che il piccolo aveva una occlusione meccanica intestinale di origine congenita) hanno permesso alla magistratura di rilevare l'assenza di elementi a suo carico. Nulla che potesse anche solo permettere di avviare un processo.

La sua iscrizione nel registro degli indagati era apparsa come un atto dovuto, in conseguenza della denuncia che i genitori del piccolo avevano presentato ai Carabinieri per far luce sulla tragedia. La pediatra era stata contattata quando il bambino aveva iniziato a stare male. Nonostante le cure del caso, i sintomi non accennavano a sparire.

Da lì il ricovero all'ospedale Cto, dove gli occhi di Andrea si sono chiusi per sempre.
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